Una valigia di speranze
Emigrazione italiana
venerdì 10 ottobre 2025
a MASSIMO TORCHIANA il Premio ASI Italiani nel mondo
Non potevano bastare la sua laurea conseguita nella pur prestigiosa università Bocconi, la carica di managing director e di ceo di Intesa Sanpaolo Bank Luxemburg, come una pluriennale esperienza lavorativa vissuta anche in Iraq e URSS, e neppure essere amministratore di GDA Venture che finanzia l'affrontare progetti per l'inclusione sociale, la sostenibilità, il cambiamento climatico. Non bastava neppure il prestigioso titolo di cavaliere al merito della Repubblica su proposta dell'Ambasciatore d'Italia in Lussemburgo. No, a Massimo TORCHIANA, per l'ambito Premio ASI Italiani nel mondo si è aggiunto un altro merito: essere nel direttivo della Fondazione Cavour per valorizzare la Cultura italiana e, occupando la massima carica in Intesa Sanpaolo, promuovere direttamente lo straordinario "Viaggio in Italia", titolo dato alla mostra di oltre 40 opere artistiche esposte nella Villa Vauban, il Museo della città di Lussemburgo. Il conferimento al Cav. Torchiana celebra al meglio il Decennale di questo premio. Era infatti il 20 Dicembre 2015 quando a Fiuggi, nel corso del Consiglio Nazionale, l'ASI, acronimo di Alleanza Sportiva Italiana, si dava corpo al suo cambio di denominazione in Associazioni Sportive e Sociali Italiane approvando all'unanimità la sua prima iniziativa non sportiva riservata a non tesserati: istituiva infatti il Premio Italiani nel mondo. Una proposta del suo consigliere nazionale Gianmaria Italia e immediatamente condivisa e sempre sostenuta dal presidente nazionale Claudio Barbaro a cui il senso dell'Italianità stava e permane particolarmente a cuore, è una fra le sue primarie vocazioni. Egli, anche da politico di lungo corso, approvando la candidatura di Torchiana al Premio, ha inteso indirizzare l'ASI verso quegli aspetti di alta qualità in cui si è collocata l'emigrazione italiana: cultura, cucina, scienze, sport e mondo economico che non possono mancare come identità italiana nel mondo. Il Granducato del Lussemburgo, pur non contando più di 700mila abitanti, fa affidamento sulla comunità italiana per l'alto peso specifico che gli permette di giocare il suo ruolo in Europa, e il Premio ASI Italiani nel mondo l'ha colto pienamente. Infatti, oltre a Torchiana, negli anni scorsi era stato conferito ad altre due nostre connazionali: la professoressa Maria Sartori Plebani, docente linguista con significativa esperienza anche negli USA, e Luisella Suberni Piccoli, regista teatrale di fama europea. (nella foto in alto Massimo Torchiana e sotto Claudio Barbaro applaudito nel corso dell'ultima Assemblea dell'ASI)
venerdì 19 settembre 2025
Cittadinanza italiana a Maria Bartiromo
Dopo essere stata conduttrice in CNN e CNBC Maria Bartiromo è dal 2014 un'apprezzata giornalista dell'emittete Fox News. A tal punto da meritare anche quelli del presidente Donald Trump che l'ha nominata membro del J. Fitzgerald Kennedy Center for the Performing Arts. Laureatasi alla New York University ha anche ricoperto il ruolo di professore associato presso la Stern School of Business. Fra i tanti meriti rileviamo che Maria Bartiromo è stata la prima giornalista donna ad essere inserita nella Cable Hall of Fame Class. E' nata nel 1967 a New York, quindi statunitense, ma perché Giorgia Meloni le ha conferito la nostra cittadinanza? Da eccellente giornalista, "ha contribuito a raffozare i rapporti tra Italia e Stati Uniti, mantenendo constante il suo impegno verso le istituzioni italiane", si legge nel comunicato di Palazzo Chigi. Aggiungiamo con un pizzico d'orgoglio: Maria è figlia di immigrati italiani originari di Agrigento (da parte di mamma) e di Nocera Inferiore (da parte di papà). foto tratta da Bartiromo.com
martedì 2 settembre 2025
Altri applausi per Davide Dato
Un'altra occasione per ammirare Davide Dato, straordinaria étoile dell'Opera di Vienna a cui, tra gli altri importanti riconoscimenti, è stato conferito il Premio ASI Italiani nel mondo ideato da Gianmaria Italia
sabato 23 agosto 2025
Addio giudice Frank Caprio e che Dio lo benedica
Pochi giorni fa si è spento Francesco CAPRIO, noto come Frank Caprio, il giudice clemente che qualsiasi imputato avrebbe voluto incontrare in qualche inciampo della vita. Gira in Instagram una sua sentenza di proscioglimento a un padre di 96 anni reo di avere superato il limite di velocità nei pressi di una scuola mentre portava il figlio, disabile e malato di cancro a fare l'esame del sangue: "Lei è un brav'uomo, che Dio la benedica, il caso è chiuso. Buona fortuna". Nato nel 1936 a Providence, Rhode Island, era figlio di Antonio, un emigrante casertano e di Filomena Dello Iacono, anch'ella di origini italiane. Ebbe un'adolescenza non facile, iniziò infatti come lavapiatti e lustrascarpe, ma non interruppe mai gli studi fino al diploma presso la Central High School e poi il dottorato al Providence College. Un ulteriore straordinario esempio di come migliaia di italiani, o figli di nostri connazionali emigrati, si siano ammirevolmente affermati all'estero. (foto tratta da Wikipedia)
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