martedì 24 ottobre 2023

Quali incentivi per i nostri emigranti che rientrano?

Da tempo si auspica che rientrino in Italia i nostri connazionali residenti all'estero. E' una voce corale perché non si perda tutto quel loro valore che è divenuta una risorsa per il paese che li sta ospitando. Una categoria, fra tutte, quella dei medici che non troviamo più nelle corsie dei nostri ospedali. Per questo era stata accolto con favore il progetto di incentivare questo loro ritorno mediante un'IRPEF agevolata (sconto del 70% che arriva al 90% per il Sud Italia). Invece, secondo la bozza del provvedimento, lo sconto sarà del 50% e potranno beneficiarne coloro che hanno già maturato una residenza fiscale all'estero di almeno 3 anni; questa agevolazione avrà una durata di 5 anni non prorogabili. E' comprensibile la delusione di quei nostri expat che anni fa erano partiti per avere un maggior guadagno e, stando all'ammontare degli incentivi che erano stati prospettati loro, pensavano ora di ritornare in patria. Sull'argomento sono di particolare interesse gli articoli che, a firma di Barbara Fiammeri e Silvia Martelli, troviamo su IlSole24Ore.

martedì 10 ottobre 2023

Infermiere in Svizzera guadagnando quattro volte tanto

Il Rapporto Italiani nel mondo 2020 (edito dalla Fondazione Migrantes) pubblica un saggio di Gianmaria Italia sull’emigrazione dalle province di Como e Varese dove, tra l’altro, si legge: “Da segnalare altresì che, secondo notizie di mercato, in Austria, Germania e Svizzera cresce l’interesse per i laureati in fisioterapia e gli specializzati in geriatria e gerontologia” A parte questo riferimento ha fatto notizia la recente decisione di un giovane varesotto che ha lasciato il posto da infermiere in Italia per trasferirsi in Svizzera: dai 900 euro guadagnati in Italia agli oltre 4.000 in una clinica di Lugano. Fare il pendolare è un sacrificio, ma non è il solo quando ne vale la pena per vedere migliorate le proprie condizioni di lavoro e ottenere più lusinghiere gratificazioni.