sabato 26 giugno 2021

L'Italia vince "in casa" a Wembley

Sì, la vittoria della Nazionale italiana per 2-1 sull'Austria è stata anche merito dei 2.000 tifosi che dall'Inno di Mameli fino al fischio finale non hanno mai smesso di sostenere gli Azzurri dalle tribune di Wembley. Presenti sempre con il loro incitamento, con il loro ammirevole sventolio del Tricolore (immancabile in ogni casa dei nostri emigranti) anche quando i Biancorossi li mettevano in difficoltà. E' da applaudire quel calore che i nostri connazionali che vivono in Inghilterra hanno saputo esprimere stasera; hanno sorretto Bonucci, Immobile e compagni e una citazione sarebbe stata dovuta loro da tutto lo staff tecnico della nostra Nazionale e dai commentatori della telecronaca Rai. Non importa, giunga da queste righe un abbraccio riconoscente a tutti loro e a quelle importanti fonti di comunicazione come LondonOneRadio che sanno aggregare la nostra Comunità e tengono alta la nostra Cultura.= Complimenti e ...Grazie.

giovedì 24 giugno 2021

Asili a Trento, aprire un mese in più

"La scuola dell'infanzia non è un centro estivo, non è un parcheggio", "Insulto all'infanzia, ai diritti dei bambini", "Schiaffo morale alla professionalità degli insegnanti", o ancora "Offesa all'intelligenza dei genitori e presa in giro dei loro diritti".= Sono alcune frasi che in questi giorni sono state udite o lette su cartelli esposti da insegnanti delle scuole materne e loro sindacalisti a Trento, in piazza Dante proprio davanti al Palazzo della Provincia.= Già il leggere che insegnanti paragonino il proprio luogo di lavoro ad un parcheggio è il vero schiaffo alla loro profesisonalità, alla dedizione che riservano ai bimbi loro affidati; comunque andiamo avanti e cerchiamo il perchè.= La spiegazione la troviamo nel titolo dato dal quotidiano L'Adige: Maestre d'asilo in piazza contro l'apertura a luglio.= Perchè? La Giunta provinciale ha deciso di prolungare l'attività scolastica a 11 mesi per venire incontro a tutte quelle madri che stanno riprendendo il lavoro dopo la crisi, i danni all'occupazione inferta loro dal Covid.= Ma, sul lato pratico, anche a tutte le altre famiglie che debbono trovare una sistemazione ai loro bimbi nelle settimane in cui le scuole dell'infanzia sono chiuse: ecco che allora serve un ..."parcheggio" che sostituisca la scuola.= E qui l'uomo della strada, quello che per nella sua quotidianità deve coniugare operosità al prodotto (al salario) tutte quelle "operosità, intelligenze, e schiaffi morali" sanno si arioso, di astratto quando la ragione della protesta è il non voler prolungare in luglio l'attività lavorativa. Ed è sempre l'ignaro uomo della strada che si sorprende (e magari indigna) nell'apprendere che ci sono lavoratori impegnati 10 mesi, ma pagati per 12.= Questa la sostanza; che poi le settimane non trascorse ad accudire i bimbi siano invece nell'aggiornamento professionale e nell'attività sindacale (entrambe legittime) è un poco stridente: se l'oggetto del mio impiego sono i bambini, tutto il resto deve essere dietro le quinte.= Oggi il mondo del lavoro (quando ce l'hai) ha leggi spietate: devi essere presente, devi produrre.= E lo sanno bene quelle decine di migliaia di lavoratori in ansia perchè la loro azienda sta tagliando l'organico o, addirittura, chiudendo. Sono migliaia di famiglie italiane nelle cui case si cominceranno a rimandare o cancellare acquisti pur necessari, a posticipare i pagamenti delle bollette, degli affitti o delle spese condominiali; si attenderà con angoscia la scadenza del mutuo che dovrà essere pagato per non perdere la casa.= Ecco, l'intelligenza dei genitori si traduce in questa conclusione: se io debbo lavorare per sperare di continuare ad avere lo stipendio, per favore, lavora anche tu che sai di averlo garantito.=

sabato 19 giugno 2021

Emigrazione italiana, argomento che i nostri politici sembrano ignorare

L'Italia conta circa 6.000.000 (seimilioni) di propri emigranti iscritti all'AIRE, l'Anagrafe degli Italiani Residenti all'estero.= Gran parte di loro sono quelli che, pur con un livello d'istruzione che difficilmente toccava la media superiore, hanno dimostrato di valere affermandosi per impegno, serietà e capacità imprenditoriale.= Nell'ultimo decennio a varcare il confine ci sono stati molti giovani neolaureati o nostri connazionali che, pur disponendo di una buona preparazione professionale, non trovavano sbocco alle loro capacità e si mettevano in gioco all'estero. Il fatto è che di tutti questi ben pochi rientrano perchè delusi o perchè hanno fallito: questo dimostra quando vado ripetendo da anni, vale a dire NONO C'E' UNA FUGA DI CERVELLI, MA DI TALENTI. Infatti solo se sei un talento superi le severe selezioni delle aziende straniere e, soprattutto, superi la concorrenza di altri immigrati e ti puoi affermare.= Ma questo i nostri politici, pur sapendolo, non lo comprendono e quindi non lo mettono nella loro agenda, nei loro interventi, nei loro propositi. Lo considero INQUALIFICABILE. Ho parlato con alcuni nostri connazionali che, pur avendo raggiunto all'estero, posizioni di assoluto rilievo, mi hanno confdato di sentirsi stranieri: nel paese che li ospita che certo si arricchisce delle risorse intellettuali che i nostri portano loro, li retribuiscono adeguatamente, ma li considera stranieri, ed è ben raro che possano entrare nella stanza dei bottoni; magari lo faranno i loro figli perchè all'anagre risultano nati in quella nazione. Bene, lo si può anche capire, ma è INACCETTABILE che i nostri emigranti, a cui tutto il nostro Paese deve un GRAZIE per quanto di positivo sanno esprimere da Italiani, li ignori. Così i nostri Emigranto si sentono stranieri due volta. Ne ho continue conferme dai politici di qualsiasi schieramento. Un esempio attuale? Sebbene l'appartenenza all'Unione Europea ci porti sovente a dibattere su quanto fanno di buono o meno buono a Bruxelles o a Strasburgo, non c'è alcuna cronaca che si occupi - salvo casi di particolare rilevanza - dei nostri Emigranti. Non c'è un solo intervento anche dei nostri governanti; tornano dopo incontri con capi di stato o di governo di altre nazioni, ma non fanno un minimo accenno di come le nostre comunità di hanno accolti.= Ecco un esempio che ho vissuto personalmente cinque anni fa quando incontrai Mariastella Gelmini. Si era alla vigilia del ballottaggio per il sindaco di Milano che avrebbe visto il confronto tra Parisi (Destra) e Sala (Sinistra). Parlammo per quasi un quarto d'ora e suggerii questo alla parlamentare di Forza Italia: "Che Parisi, nei propri discorsi pubblici, spenda parole di apprezzamento per i milanesi all'estero (circa 130mila). A parte che hanno titolo a tornare in patria per votare anche per le amministrative, sappia che gran parte di loro hanno lasciato qui parenti e amici. Gente a cui sentire una sincera parola di stima per gli emigranti può fare solo bene e certamente può essere stimolo per un benevolo orientamento di volto." Risultato? Parisi non disse una sola parola e alla fine perse per circa 17mila voti.= Ma non pensate che sia diverso dall'altra parte. Un giorno incontrai Fiano, stimato parlamentare del PD al quale esposi la discriminazione che si era attuata ai danni degli emigranti italiani a cui il governo aveva applicato il massimo dell'IMU se avevano lasciato un immobile - seppur vuoto e sfitto - in Italia. Ammetto che la domanda poteva averlo sorpreso, tuttavia mi rispose che non gli risultava, per lui gli iscritti all'AIRE erano esentati. Peccato allora che i compagni di partito (così la giunta Pisapia che allora governava Milano) abbiano approvato questa imposta.= Ho più volte sostenuto che fare cassa togliend denaro dalle tasche dei nostri Emigranti è disdicevole, e qui lo ribadisco.= Se la Destra pare avere dimenticato la lodevole opera di Mirko Tremaglia (quest'anno ricorre il decennale della sua scomparsa), la Sinistra, che pure vanta sezioni e militanti all'estero e fa dell'immigrazione un proprio cavallo di battaglia, non capisce che i familiari degli nostri emigranti sarebbero i migliori testimonial dell'accoglienza, dell'integrazione: "Rispetto l'immigrato perchè spero che anche mia figlia, mio figlio, mia sorella, mio fratello che vivono all'estero siano accolti e rispettati." Pensate che l'abbiano capito? Hanno davanti qualche mese di campagna elettorale (e tutta l'attività parlamentare) per dimostrare il contrario di quanto affermo: la provincia di Milano conta oggi 150mila iscritti all'AIRE mentre Roma ben 380mila. Chissà, se almeno per convenienza elettorale, godranno di un'espressione di stima, di quella considerazione tanto meritata e che invece non avvertono: una ferita nel loro animo.= Ribadisco invece qui tutta la mia affettuosa considerazione ricordando che nel dicembre 2015 istituii il Premio ASI Italiani nel mondo, raggiunti connazionali in varie parti d'Europa e oltre Atlantico.=