Dai 4.973.942 del 1° gennaio 2017 ai 5.114.469 di un anno
dopo; sono gli Italiani residenti all’estero, vale a dire l’8,5% dei 60.500.000
residenti nel nostro Paese. Le 140.527 unità in più (un aumento del 2,7%) includono
formalizzazioni della propria residenza all'estero mentre 128.193 sono
risultanti da espatrio, da partenze dall'Italia; una crescita del 3,3%
Rappresentano quella costante e crescente emigrazione che sta
impoverendo l’Italia (+6,3% negli ultimi tre anni). Da dove provengono?
Principalmente dalla Lombardia (21.980), 12.912 dall'Emilia Romagna, 11.132 dal
Veneto, 10.649 dalla Sicilia e 8.816 dalla Puglia.
Dove vanno? Germania, Regno Unito (comunque in calo) e
Francia restano le mete preferite; l’Argentina mantiene la vetta della
classifica generale (819.899 registrazioni), ma la seguono Germania (743.799) e
Svizzera (614.545).
Una curiosità fra le destinazioni: l’America Latina tiene
posizioni rilevanti (14,7%), ma con una doverosa precisazione: in Argentina e
in Brasile (dove si contano 415.933 italiani nell’AIRE), si assiste alla
frequente richiesta di riconoscimento della cittadinanza italiana per discendenza
(jure sanguinis), da parte di figli e nipoti dei milioni di nostri connazionali
che emigrarono fino a 50-60 anni fa.
Claudio Barbaro, presidente dell'ASI, premia Delfina Licata e la campionessa di marcia Ileana Salvadot |
Questo quanto riferisce la Fondazione Migrantes nella XIII
edizione del Rapporto Italiani nel mondo pregevolmente curata da Delfina Licata;
da 107 province italiane verso 193 diverse mete nel mondo, soprattutto in
Europa (70%) e America (22,2%) scelte da queste “valigie piene di speranze”
dove, oltre ai giovani (37,4%) ecco i trentenni (25%), ma anche gli over 50
(+20,7%). Treni e aerei che raccolgono giovani laureati e tantissimi “in età”
che cercano all’estero una soluzione a condizioni di disagio o disoccupazione.
Esprimono quella “fuga di talenti” che impoverisce l’Italia,
quell’Italia dove chiudono migliaia di piccole e medie aziende e non si
individua alcun percorso alternativo se non attingere a quel reddito di
cittadinanza che somiglia sempre più ad una cambiale elettorale.
Eppure è proprio quel Meridione d’Italia, con un tasso di
disoccupazione giovanile tra il 20 ed il 22%, che alza orgogliosamente la testa
e coraggiosamente lascia i propri cari, gli amici, il paese per mettersi alla
prova all’estero dove rappresenta il 49,5% con 2.533,036 unità. Con loro gli
Italiani del Settentrione con il 34,9% (1.783.492 emigrati) e il Centro con il
15,6% (797.941).
Accanto a questa folla di giovani di oggi e di ieri anche gli
ultrasessantenni che espatriano per ricongiungersi a figli e nipoti che hanno
fatto di un altro Paese la loro Patria.
A chi il dovere di una risposta?
Nelle foto alcuni degli Italiani, divenuti illustri emigranti, a cui l'ASI (Associazioni Sportive e Sociali Italiane) ha conferito il Premio Italiani nel Mondo.
Geno Auriemma, allenatore di basket della Nazionale femmin.USA |
L'alpino Bruno Roncarati e il campione di kick boxing Andrea Galbiati |