lunedì 15 febbraio 2021
Alpino Bruno Roncarati, messaggio da Londra di un italiano esemplare
Sono molto grato all'amico Raul Tentolini, figura straordinaria, per avermi dato il privilegio di conoscere Bruno Roncarati.
Bruno è nato nel 1935 a Cento (Ferrara), ma ha trascorso l'infanzia nel Cremonese dove ha vissuto anche gli ultimi terribili anni della Seconda Guerra.
Per la leva militare scelse di fare l'alpino, peraltro da tenente in servizio nell'Alto Adige proprio nel triste periodo in cui mani terroristiche volevano imporre le loro ambizioni con attentati. =
Di mestiere fa il giornalista, è un eccellente promotore di vino e cibi italiani nel Regno Unito dove vive dal 1962. Ha partecipato per 5 volte alla Maratona di Londra e scalato il Kilimanjaro, cime alpine, himamaliane e le ande peruviane, attraversato Messico, Belise e Guatemala. Gli sono stati conferiti il titolo di cavaliere e di commendatore. Nel 2016 gli assegnai il Premio ASI Italiani nel mondo. =
Roncarati è rimasto alpino nel cuore e nell'azione, come peraltro tutte le Penne nere, ed è presidente della sezione ANA di Gran Bretagna, la prima per fondazione all'estero.= Gli ottant'anni sono già stati compiuti e potrebbe stare a guardare, invece lo troviamo sempre prodigo di idee, iniziative, generosità e intraprendenza che considero di esempio per tutti. =
Non perde mai le varie Adunate ed è in quelle occasioni che ci rivediamo: per me è sempre una grande emozione.=
Qualche giorno fa l'ho intervistato e, al termine del nostro colloquio, gli ho chiesto alcune sue riflessioni, considerazioni, speranze.
Ecco cosa mi ha risposto:
In un mondo che sta andando alla deriva in tutti i sensi (cambio climatico in primis, corruzione, apatia, mancanza di rispetto per le istituzioni, per i superiori) mi rammarica pensare al futuro dei miei sette nipoti, delle prossime generazioni. Questo purtroppo non è pessimismo mio caro è REALISMO. Speranza: idealmente reintrodurre il servizio di leva, ma mi rendo conto che sarebbe “antiquato”. Sei mesi però di servizio civile per TUTTI i 18enni maschi e femmine, alloggiati in camerate separate e soggetti a stretta disciplina, rispetto reciproco e dei superiori, ecc. come ai tempi della leva….Be', questo potrebbe aiutare non poco, ma è una chimera.
domenica 7 febbraio 2021
Il treno della vergogna
Mercoledì 10 febbraio si celebrerà il Giorno del Ricordo. Una ricorrenza sancita dalla legge 92 del 30 marzo 2004 per conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli Italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra. =
Oltre che le efferatezze compiute dai titini e da loro fiancheggiatori, in quei tragici mesi ci fu la spregevole pagina di odio riservata a Bologna ai poveri esuli che, sbarcati ad Ancona dalla nave Toscana, stavano percorrendo la nostra penisola in treno verso Nord. Era il 18 febbraio 1947. = Alla stazione di Bologna il treno era atteso da volontari della Croce Rossa Italiana e da altre associazioni di assistenza pronti ad offrire semplici generi di conforto, soprattutto latte per i bambini e gli anziani stanchi e infreddoliti. Dagli altoparlanti uscì una minaccia: "Se i profughi si fermano verrà proclamato lo sciopero"; sindacalisti dei ferrovieri intendevano così esprimere la loro ostilità verso quei connazionali che avevano dovuto abbandonare le loro case e cercare ospitalità nella Madre Patria. Non appagati dalla minaccia, alcuni, sventolando bandiere rosse, impedirono alle dame di carità di avvicinarsi al treno, ribaltarono i tavoli della CRI e rovesciarono a terra il latte. = Un vero oltraggio.= Non a caso quell'episodio è ricordato sotto il nome Il treno della vergogna e sessant'anni dopo (!!!) su un muro della stazione venne posta una targa dal testo palesemente addomesticato: "Nel corso del 1947 da questa stazione passarono i convogli che portavano in Italia profughi istriani, fiumani e dalmati: italiani costretti ad abbandonare i loro luoghi dalla violenza del regime nazional-comunista jugoslavo e a pagare, vittime innocenti, il peso e la conseguenza della guerra di aggressione intrapresa dal fascismo. Bologna seppe passare rapidamente da un atteggiamento di iniziale incomprensione ad un'accoglienza che è nelle sue tradizioni, molti di quegli esuli facendo suoi cittadini. Oggi vuole ricordare quei momenti drammatici della storia nazionale. Bologna 1947-2007 Comune di Bologna e ANVGD". = Credo che sarebbe buona cosa, almeno per chi vive nel capoluogo emilianoromagnolo, fare visita nella stazione e soffermarsi a riflettere davanti a quella lapide. = E' una brutta pagina della nostra Storia.
venerdì 5 febbraio 2021
Da New York adesione alla Corsa del Ricordo organizzata dall'ASI
"Un prete anglicano, della Comunità italiana di New York, correrà la Corsa del Ricordo". E' quanto annuncia l'ASI Associazioni Sportive e Sociali Italiane. Parliamo di Ellis Tommaseo, già sacerdote cattolico a Trieste, poi cappellano a Brooklyn, e vice presidente dell'Assoc.Nazionale Dalmata che ha aderito all'iniziativa correndo i prescritti 10 km sulle strade della città americana. La manifestazione, che si svolgerà dal 7 al 10 febbraio, è inserita nelle commemorazioni del Giorno del Ricordo istituito dal Governo italiano per ricordare la tragedia delle foibe e l'esodo di centinaia di migliaia di Italiani da Fiume, Istria e Dalmazia vittime della persecuzione titina nel secondo Dopoguerra. La formula di quest'anno, a causa della pandemia, avverrà virtualmente mediante la piattaforma enternow.it. La Corsa del Ricordo è alla sua 8a edizione e conferma come l'ASI sia in prima linea nella difesa dei valori di italianità delle terre giuliane e istriane, e grande affetto verso i suoi esuli.
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