giovedì 11 novembre 2021
Pensionati emigrati per agevolazione fiscale. Occorrono chiarezza e numeri
In coda alla trasmissione Otto e mezzo di Lili Gruber c'è sempre l'editoriale di Paolo Pagliaro; è un giornalista che ha il dono della chiarezza seppur nella sintesi, per questo lo apprezzo. Mi spiace però che l'altro ieri sera, commentando i dati dei nostri residenti all'estero, abbia citato, fra loro, un medico alle prime armi e i pensionati che se ne vanno dall'Italia per trovare clima mite e benefici fiscali. Ebbene, Pagliaro non è il primo che "inquina" il senso dell'emigrazione italiana che, in massima parte, è rappresentata dalla ricerca di una realizzazione lavorativa che il nostro Paese non sa offrire. E' vero che migliaia di nostri pensionati hanno deciso di prendere la residenza all'estero dove hanno un minor gravame fiscale. Il Portogallo, fino all'anno scorso, ti permetteva di incassare l'intera pensione al lordo, e ne ha beneficiato, fra gli altri, un alto dirgente RAI. Poi, a seguito di una proposta socialista, Lisbona ha istituito un'imposta del 10% per tutti i nuovi immigrati e questo ha fatto rifare i conti a coloro che percepiscono una pensione medio bassa. Va aggiunto che l'accordo Italia-Portogallo limita a 10 anni la NHR (residenza non abituale) in terra lusitana. Vorrei però anche conoscere tutti quei pensionati italiani che, delusi, sono rimpatriati dopo 3-4 anni, un aspetto che frenerebbe chi intende espatriare per convenienza fiscale... E poi, per indirizzare meglio l'attenzione sull'argomento prima che una battuta svilisca o irrida il senso della nostra emigrazione, invito a notare che, finora, sono poco più di 400 mila i nostri espatriati da pensionati, vale a dire lo 0,07%. E poi, con l'innalzamento dell'età pensionabile, forse a beneficiarne saranno per lo più i nostri ...ex parlamentari.
martedì 9 novembre 2021
5.652.080 gli Italiani residenti all'estero
E' questo il numero dei nostri connazionali che vivono all'estero al 1° gennaio 2021. Un dato oltremodo importante che acquista maggior valenza se pensiamo che rappresenta il 9,5% dei 59.200.000 Italiani residenti nel nostro Paese, oltretutto corrisponde al numero degli stranieri che si sono insediati ufficialmente in Italia. Questi i residenti all'estero e la loro crescita non è stata arrestata dal Covid se consideriamo che in 109.528 sono quelli espatriati nel 2020 (-21.508 del 2019) e se rileviamo che il 69,5% provenivano dal Centro Nord abbiamo il dovere di riflettere sul fatto che anche le zone più floride dell'Italia non sono in grado di trattenerli qui. In particolare notiamo che, ancora una volta, la Gran Bretagna, con 33.293 espatri, seguita dalla Germania (13.990) e dalla Francia (10.562), destinazione che, da sole, coprono il 52,8% delle nostre partenze. Tutto questo malgrado la pandemia abbia inciso profondamente sia sui loro programmi che sulle domande di lavoro all'estero. Ce lo rivela il RIM 2021 presentato stamane a Roma. Il Rapporto Italiani nel Mondo viene curato da Delfina Licata (al centro nella foto) ed è edito dalla Fondazione Migrantes, organo pastorale della CEI. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha voluto farvi giungere il proprio messaggio rimarcando: "La Comunità di italo-discendenti nel momdo viene stimata in circa ottanta milioni di persone, cui si aggiungono i sei milioni di residenti all'estero. La portata umana, culturale e professionale è di valore inestimabile nell'ambito di quel soft-power che consente di collocare il nostro Paese tra quelli il cui modello di vita gode di maggior attrazione e considerazione."
martedì 2 novembre 2021
Presentazione del Rapporto Italiani nel Mondo 2021
Alle ore 10 di Martedi 9 novembre la Fondazione Migrantes presenterà la XVI edizione del Rapporto Italiani nel mondo. Sarà un'opera di 600 pagine che, scrupolosamente curata da Delfina Licata, toccherà particolarmente le conseguenze della "crisi pandemica sulla mobilità degli italiani e la mobilità dei nostri connazionali residenti all'estero".=
La presentazione avrà luogo a Roma presso l'Auditorium V.Bachelet (via Aurelia 481); si potrà seguirla sia in presenza che in diretta streaming, su canale You Tube e sulla pagina Facebook della Conferenza Episcopale Italiana.
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