sabato 9 dicembre 2023
Gianmaria Italia e il premio ai nostri espatriati
Si chiama “Premio Italiani nel mondo” e il giornalista Gianmaria Italia l’aveva ideato nel dicembre 2015 ponendolo sotto il patrocinio di ASI, acronimo di Associazioni Sportive e Sociali Italiane, di cui era ed è consigliere nazionale. Perché? Tutto iniziò venticinque anni fa durante uno dei suoi frequenti viaggi di lavoro all’estero, vide da vicino la condizione di gran parte dei nostri connazionali emigrati. Ne cominciò a raccogliere le confidenze, le soddisfazioni, ma anche i sogni, il desiderio di un sereno rientro in patria. In quella patria dove avevano lasciato la loro casa in attesa, appunto, di rientrare perché, comunque, all’estero si sentivano stranieri.
“Sì qui ci pagano, anche bene perché siamo necessari, rappresentiamo una risorsa per la loro crescita, ma ai loro occhi restiamo forestieri; purtroppo ci accorgiamo di essere ormai stranieri anche per il nostro paese” fu la toccante considerazione che si sentì ammettere. Malauguratamente quel loro paese che avevano dovuto lasciare per cercare un lavoro, delle gratificazioni, un miglioramento delle condizioni di vita, fu anche ostile quando tra il 2011 e il 2014 applicò l'IMU come "altri fabbricati" anche sulle case che gli iscritti all'AIRE avevano lasciato in Italia. Ma ora guardiamo all'iniziativa di Italia in loro favore. Contribuirono i media che esaltavano le origini italiane, nonni, bisnonni di vari personaggi pubblici, soprattutto dello spettacolo e del calcio. Pronti ad accodarsi i sindaci di quelle località che avevano dato i natali a detti progenitori. "Ma come, si chiese Italia, possibile che per dare lustro all'italianità nel mondo dobbiamo sfogliare gli archivi parrocchiali?" Come dargli torto? Al 1° Gennaio 2015 i nostri connazionali residenti all'estero erano ben 4.636.647 (l'anno prima erano espatriati in 101.297); nacque così il progetto: "Perchè non individuare tra loro qualche eccellenza, qualcuno che magari non è continuamente sotto i riflettori della celebrità ma merita un riconoscimento, un pubblico elogio?", e cominciò a cercare anche con l'aiuto di qualche amico: in otto anni arrivò a trovarne ben 21 distribuiti in 14 paesi, la quota maggiore negli USA (4) mentre 2 li individuò in Austria, Canada, Lussemburgo e Regno Unito. Gli ultimi sono Gioacchino Di Meglio e Luca Longo. Il primo (foto in alto) vive a Bermuda dove è uno straordinario imprenditore nei settori alberghiero e ristorazione; gli sono stati conferiti numerosi riconoscimenti tra cui quello di console onorario: proprio da additare come esempio di chi si è costruito con le proprie mani la strada verso il successo. Longo (foto qui sotto) vive invece in Irlanda dove è docente di Informatica e ricercatore nel campo dell’Intelligenza artificiale presso la Technological University of Dublin. Si aggiunga che per due anni è stato votato come il miglior docente universitario. .
E la soddisfazione più grande per Gianmaria Italia è quando, immancabili, gli sono riconoscenti con queste parole: "Grazie, è bello sapere che vi siete ricordati di noi".
lunedì 4 dicembre 2023
Stretta all'immigrazione nel Regno Unito
Aumenta del 30% la soglia minima di stipendio per entrare nel Regno Unito; passerà infatti dalle attuali 26.000 a 38.700 sterline (pari a 45.160 euro). Infatti, dalla prossima Primavera, occorrerà disporre di un contratto d'impiego ancor più remunerativo per poter ottenere il visto d'ingresso. Ne risentiranno tutte quelle forze lavoro minori, di bassa qualifica che hanno interessato anche molti nostri giovani che si adattavano a lavori come camerieri o commessi di negozio pur di vivere in Gran Bretagna e imparare sul posto la lingua inglese.
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