mercoledì 22 novembre 2017

HARTFORD RIAPERTO IL CONSOLATO

il Console F.Genuardi, Joe Mioli e l'Ambasciatore A.Verricchio
Hartford, la capitale del Connecticut, deve molto all’Italia e soprattutto alla Sicilia.
 In migliaia vi sono giunti dalle province di Messina (particolarmente dopo il terremoto del 1908) e di Siracusa e hanno costituito una florida ed apprezzata comunità; in particolare si sono distinti gli “americani” originari di Canicattini Bagni e di Floridia che hanno istituito gemellaggi e intitolato strade quale riconoscenza verso i loro concittadini che, con la loro opera in terra americana, hanno onorato le proprie  origini.
Ogni anno, in occasione del Columbus Day, presenziano sempre delegazioni provenienti dalla due cittadine siciliane.
Fra le figure di maggior spicco che si sono affermati ad Hartford l’imprenditore siracusano Gaetano Indomenico e il messinese Joseph S. Mioli che è stato anche deputato della Connecticut General Assembly.
E proprio il quasi ottantenne Joe Mioli non smette di stupire per la straordinaria vitalità e impegno nel tenere alte le radici italiane in terra americana; oggi mi ha mandato questa graditissima notizia:
“Caro Gianmaria, ieri abbiamo riaperto il Consolato Italiano nella citta' di Hartford, Capitale dello Stato del Connecticut, dopo un'assenza di decenni.
Nella foto alla mia destra c’è il Console Generale D'Italia in New York, Francesco Genuardi, alla mia sinistra  l'Ambasciatore d'Italia negli Stati Uniti, Armando Verricchio. Come vedi, benché' quasi ottantenne, sto ancora in piedi!!!”
Così averne di Italiani come Mioli che è atteso in Sicilia nella prima metà di dicembre per trascorrere alcuni giorni  a Santa Teresa di Riva, suo paese natale,  e Floridia.

Complimenti vivissimi caro Joe e un affettuoso saluto che estendo alla meravigliosa Comunità Italiana.

sabato 11 novembre 2017

SEMPRE PIU' LOMBARDI NEL MONDO

Si va verso il mezzo milione, per l’esattezza  449.503, il numero dei lombardi che risiedono all’estero; di questi, 22.981 hanno lasciato la regione nel 2016.
La provincia di Milano ne conta 129.042, quella di Bergamo 49.694 e quella di Brescia 41.933. La grande “terra brianzola” (Como, Lecco e Monza Brianza) vi concorre con 81.234 (di cui 4.805 solo lo scorso anno): segmento dei  4.973.942 di Italiani sparsi per il mondo.
Il 22,4% è rappresentato da giovani (tra i 18 e i 34 anni)  mentre il 25,2% sono persone di mezza età, vale a dire tra i 35 e i 49 anni, una fascia d’età che tocca il 27,6% per chi proviene dalle province d Milano e Monza Brianza.
Sono espressione di una cultura universitaria ed economica che si è fatta apprezzare nel mondo.
Infatti non sono in trasferta, in missioni d’affari o giovani dell’Erasmus, ma lombardi che hanno preso residenza all’estero per lavorare; lombardi che hanno messo in gioco il loro futuro contando sulle proprie forze, sulle proprie capacità in ambienti dove la raccomandazione è solo quella dei genitori verso la condotta dei figli.
Partono riempiendo la valigia di speranze e, giorno dopo giorno, esprimono le proprie capacità, i propri valori superando spesso l’agguerrita concorrenza di altri valenti lavoratori stranieri. Tutti vedono realizzati i loro sogni, gran parte di loro percorre carriere lodevoli dimostrando talento.
Sono risorse che quel motore economico dell’Italia ha perso e che aumentano di anno in anno. Valori che sono il frutto di valenti formazioni in Italia, ma che il nostro Paese non sa individuare ed esaltare.

Conforta tuttavia sapere che qualcuno di loro, ripensando a quando partì dall’Italia, ha affermato: “riempii la valigia di speranze, ora la vedo colma di certezze”.