venerdì 29 marzo 2019

Emigrano medici, ma assumiamo navigator

A trasferirsi all'estero non è stavolta un altro grande marchio industriale italiano, ma una straordinaria necessità: i medici.
La Federazione Medici di medicina generale denuncia che entro i prossimi 5 anni per il Servizio Sanitario Nazionale si prospetta una perdita di 45.000 unità.
Vuoi per una miglior possibilità di carriera e un guadagno più remunerativo i camici bianchi italiani accettano le ben più allettanti offerte di lavoro proposte da Paesi del Centro Nord Europa. Si parla di almeno un +40% e dato che l'attività medica, sebbene svolta con passione, è pur sempre un lavoro, è comprensibile che si vada verso chi paga meglio. E, sia ben chiaro, sono richiesti dall'estero a dimostrazione che "in fuga" non sono cervelli, bensì talenti.
Non sono da meno gli infermieri: lo scorso novembre la CISL Lombardia denunciava che negli ospedali di Milano e hinterland mancavano 550 infermieri di 4.000 carenti in tutta la regione.
Quando si indicono concorsi per nuove assunzioni sono numeri  che non coprono i posti lasciati vacanti.
Non è solo una questione di soldi, si tratta anche di impossibilità ad esercitare una professione per la quale si sono spesi numerosi anni di studio e specializzazione.
Mi informa un amico che stiamo scendendo a livelli preoccupanti, da ultimi in Europa; "sono anni che si avverte la mancanza di medici per il futuro, ma il futuro è già arrivato e si è costretti a richiamare in servizio medici ormai in pensione".
Paradossale, incredibile.

Occorre renderci conto che l'esercizio della Medicina non è un precariato, occorre coprire posti per dare assistenza, necessario quindi motivare adeguatamente.
Dove sono le iniziative di governo in tale senso? 
Per ora ne abbiamo solo una: 10.000 navigator, di cui 4.000 per le regioni e 6.000 per lo Stato centrale. Nome bruttissimo per individui destinati a selezionare candidati al reddito di cittadinanza. Quanto avranno di stipendio? Circa 30.000 euro lordi l'anno, vale a dire 1700 netti al mese più bonus per le assunzioni procurate: molto più di chi lavora già in aziende private producendo reddito, non ...spendendolo.
Vista la recessione che si profila all'orizzonte avremo navigator che prospetteranno ben poco a disoccupati che rischiano di restare tali per anni, ma stipendiati dai contribuenti: una doppia perdita secca per le casse dello Stato.

lunedì 25 marzo 2019

Nicolè, il grazie dei minatori veneti

Bruno NICOLE', per chi non lo ricordasse, fu un calciatore, classe 1940, cresciuto nel Padova di Nereo Rocco ed approdato meritatamente alla Juventus nella stagione 1957-58 che annoverava assi come Boniperti, Charles, Sivori...
Altrettanto meritatamente viene convocato in Nazionale e domenica 9 novembre 1958, nello Stade Olimpique Yves-du-Manoir di Colombes (Paris), si affrontano Francia e Italia in un'amichevole.
Aprirà le marcature Vincent al 15' mentre bisognerà attendere la seconda frazione di gioco per il nostro pareggio (57') grazie a Nicolè che raddoppierà al 65'
I transalpini riusciranno a pareggiare all'84' grazie a Fontaine.
A fine partita un signore mise fra le mani di Nicolè un biglietto: "Grazie a nome di tutti i minatori veneti che lavorano in Francia" (fonte: laRepubblica.it)

giovedì 21 marzo 2019

Rami, nuovo cittadino italiano per meriti speciali

Rami Shehata, il tredicenne che dal bus sequestrato dal conducente sulla Paullese,  aveva allarmato i Carabinieri componendo il 112, è nato in Italia nel 2005.
Figlio di egiziani giunti in Italia nel 2001, fino a ieri risultava ancora straniero; ora il Ministero degli Interni gli ha concesso la cittadinanza italiana per meriti speciali, quegli "eminenti servizi all'Italia" che ben si riconoscono nella coraggiosa quanto tempestiva telefonata ai Carabinieri. All'operatore dell'Arma il merito di avere raccolto e condotto appropriatamente la seppur concitata conversazione.