mercoledì 15 ottobre 2025
Castel d'Azzano, scarsa deontologia nell'informazione RAI
Credevo, mi ero illuso che, almeno di fronte alla tragedia di Castel d'Azzano dove ci fosse stata più attenzione nel dare notizia dell'esplosione nel cascinale dove erano morti 3 Carabinieri intervenuti per lo sgombero. Rammamrica rilevare che delle giornaliste RAI siano incorse in "leggerezze" nei loro commenti. Veniano allo specifico: ieri una firma del TG2: per il carabiniere Davide Bernardello aggiunse "vita spezzata ad appena 37 anni". Gli altri colleghi Daprà e Pifferi, avendone 56 di anni, potevano morire senza commenti? Oggi, nel Tg3 delle 14:30, le fa eco una collega precisando che c'era stata una "violenta" esplosione. Non mi risulta che un'esplosione che, avendo peraltro causato danni di così enorme portata, non fosse stata "violenta"; forse lei è abituata ad esplosioni soft, come quelle dei palloncini nelle feste in casa? Nulla da eccepire sulla capacità professionale di entrambe, ma l'informazione pubblica abbisogna doverosamente di un minimo di attenziome, posso definirla deontologia? Le rispettive Direzioni sono invitate ad una più scrupolosa attenzione, grazie.
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