martedì 27 ottobre 2020
Quasi 5.500.000 emigranti, testimoni dell'Italianità operosa
C'è una "regione" di Italiani che non conosce cali demografici, infatti oggi conta esattamente 5.486.081 abitanti.
E' il numero dei nostri connazionali che risiedono all'estero; il 1° gennaio di quest'anno si sono aggiunti 257.812 ai 5.288.281 registrati il 1° gennaio 2019. La diffferenza aritmetica è data solo dalle cancellazioni intervenute nell'anno. Di queste nuove residenze il 50,8% è per espatrio e il 35,5% per Italiani nati all'estero.
Lo rivela il Rapporto Italiani nel mondo, un'opera magnificamente curata da Delfina Licata per la Fondazione Migrantes*, organo pastorale della CEI.
Alto il numero degli espatri nel 2019: 130.936 (58.512 donne e 72.424 uomini) di questi 59.051, vale a dire il 44%, provenienti da Lombardia, Veneto, Sicilia e Lazio; una cifra superiore a quella del 2018 (128.583), del 2017 (128.193) e del 2016 (124.076).
Dove sono andati? Si sono distribuiti in 186 Paesi, ma il 73% ha scelto l'Europa mentre il 20,5% nelle Americhe; interessante notare che ci sono stati significativi espatri verso Cina ed Emirati Arabi.
Questa edizione del Rapporto è la 15a, un traguardo molto importante perchè ci permette un raffronto molto dettagliato di come sia aumentato il numero dei nostri emigranti e si sia evoluto il loro livello di istruzione.
Nel 2006 il 68,4% aveva solo la licenza elementare o non aveva dichiarato quale titolo di studio avesse conseguito; alla fine del 2018 il 29,4% erano laureati e il 29,5% diplomati, il 41,1% un titolo inferiore.
Se consideriamo che in Italia il numero dei laureati è inferiore a quello dei diplomati (rispettivamente 19,6% e 62,2%) possiamo ben comprendere che i nostri atenei mettono sul mercato un valore aggiunto. Non voglio però fare una distinzione tra titoli di studio perchè comunque poco meno del 60% degli emigrati ha un livello medio-alto; connazionali che perdiamo a vantaggio della crescita economica di altre nazioni dove vengono offerte prospettive di realizzazione che l'Italia non ha.
Oltre che S.E. il Cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della CEI, alla presentazione di questa opera ha inviato il proprio saluto il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte; nel suo messaggio ha sottolineato che i nostri emigranti "hanno reso grande il nome dell'Italia all'estero dove hanno conservato con onore e orgoglio le loro tradizioni, le memorie della Storia, dell'italianità operosa."
* a cui Gianmaria Italia, consigliere nazionale di Associazioni Sportive e Sociali Italiane, conferì nel 2017 il Premio Italiani nel Mondo (foto)
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