domenica 20 marzo 2022
Dall'ASI, una targa che premia chi eleva la dignità degli umili
“Carissimo Presidente Claudio, quando Gianmaria mi ha comunicato che mi avevate scelto per darmi il premio del 2022 mi sono detto, come è possibile a un prete sconosciuto in un posto sconosciuto? Dopo, alla fine, pensandoci un po’ meglio mi sono detto: forse non hanno scelto me, hanno scelto un rappresentante di tutti gli italiani che anonimamente lavorano all’estero e cercano di costruire un mondo che sia di pace e fraternità, di giustizia. Un mondo dove a tutti sia offerta la possibilità di vivere come persone umane. Allora sono stato molto contento di questo riconoscimento. Volevo ringraziare lei, presidente e tutta la commissione che, nonostante non mi conoscesse, avete voluto darmi questo riconoscimento in nome anche di tutti gli altri preti. C’un fracco di preti, di suore, di laici che lavorano nel Terzo mondo e fuori dall’Italia e cercano di fare bene il loro dovere. Quindi a lei e a tutti i membri della commissione che Dio benedica tutto quello che state facendo per un mondo migliore. Un forte abbraccio. Ciao dall’Amazzonia. Don Lino.” E' il messaggio che Don Lino Zani, originario di Ossimo (Valle Camonica - Brescia) ha inviato per whatsapp dalla sua terra di missione: un saggio di ammirevole modestia! Claudio è Claudio Barbaro, il presidente nazionale di ASI Associazioni Sportive e Sociali Italiane che, primo fra tutti gli enti simili, sei anni fa condivise e sostenne la proposta di un suo consigliere nazionale, il giornalista Gianmaria Italia, di istituire uno specifico riconoscimento a nostri connazionali che si stavano distinguendo all'estero. Va ricordato che all'ASI fanno capo 12.000 associazioni, 109 strutture territoriali, 38.000 tecnici e 90 settori e coordinamenti tecnici. Dicevamo del Premio; avvenne sei anni fa e finora l'ASI aveva individuato 15 emigranti degni di tale riconoscimento. Soggetti di alto profilo, esempi a cui l'Italia deve guardare riconoscente per l'onore che portano al nostro Paese. Tuttavia stamane, presentando Don Lino Zani, missionario in Brasile, si è toccato il Cielo "quello con la C maiuscola perchè questo sacerdote ha finora dedicato quasi una quarantina dei cinquant'anni di sacerdozio all'emancipazione morale e sociale di genti brasiliane in una meritoria attività missionaria", ha dichiarato Italia. E la conferma si legge nella dedica stampata sulla targa-premio e firmata da Claudio Barbaro: "A Don Lino Zani per avere scelto, quale missione di vita, di elevare la dignità degli umili".(nelle foto Don Lino Zani celebrante, Claudio Barbaro con la targa-premio)
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