mercoledì 7 febbraio 2018

RIM JUNIOR 2017 un libro per conoscere l'Emigrazione Italiana

Ormai, quasi quotidianamente, le cronache ci propongono tristi immagini di migranti che, su mezzi  fatiscenti che si rivelano spesso fatali, raggiungono le nostre coste, approdi finali di viaggi durissimi attraverso percorsi che ne minano fisico e morale.
Questo mette in secondo piano o, addirittura, rappresenta un sipario ad un'altra migrazione, la nostra Emigrazione che aumenta ogni anno.
I viaggi dei nostri emigranti sono certo meno perigliosi ma hanno un comune denominatore: si lasciano alle spalle case, affetti per affrontare nuove realtà, nuovi ambienti, nuova gente, nuove lingue spesso alquanto differenti da quelle che credevano di avere ben imparato sui banchi di scuola. Soprattutto si confrontano con altri lavoratori, emigranti di altre nazioni. Insomma, l'Emigrazione italiana è una costante che rappresenta ormai l'8% della popolazione nazionale, numeri e persone con cui è indispensabile confrontarsi.

La Fondazione Migrantes, confermando ancora una volta la sua lodevole attenzione a questo tema, ha voluto affiancare all'annuale Rapporto Italiani nel Mondo (510 pagine l'edizione 2017) un "fratellino" chiamato RIM Junior 2017; conta 190 pagine dalla grafica accattivante e ricca di illustrazioni opera di Carmela D'Errico; tratta "Le migrazioni italiane nel mondo raccontate ai ragazzi".
L'autrice dei testi è  Daniela Maniscalco mentre preziosa ed autorevole è la collaborazione di Delfina Licata, curatrice e caporedattore del Rapporto. E' lei che introduce l'opera (sottotitolo Il racconto degli Italiani nel mondo) dichiarando "Questo non è un libro qualsiasi", e ce ne accorgiamo subito.
Presenta, descrive, illustra cosa è stata l'Emigrazione italiana che ha mosso i suoi passi fin dalla fine del XIX secolo. Rivela, con aneddoti e testimonianze, mestieri con cui nostri bisnonni raggiungevano terre straniere e, a prezzo di non indifferenti sacrifici, creavano nuove esistenze, nuovi stili di vita.
Scopriamo così che l'Italia emigrante era composta, oltre che da robuste braccia per l'agricoltura, per i cantieri o per le miniere, anche da barbieri, cuochi, musicisti, saltimbanchi, spazzacamini, atleti e ...modelli. Sì, quelli che posano per quadri o statue. La Ciociaria era una terra ricca di giovani le cui fattezze (e pazienza) ben si confacevano per queste espressioni artistiche.
Dopo averlo letto, non perdendo una riga, ho imparato molto, ho incrementato la mia conoscenza dell'Emigrazione italiana e come me molti altri ex adolescenti apprezzeranno questo Rapporto Italiani nel Mondo in edizione definita junior, forse per modestia. Quella modestia e rispetto che gli Italiani dovrebbero avere nel considerare ogni connazionale che parte come un messaggero delle nostre tradizioni, della nostra cultura, della nostra Patria.
Daniela Maniscalco e Don Gianni De Robertis
La Fondazione Migrantes, con il suo direttore generale Don Gianni De Robertis e Daniela Maniscalco, ha portato in Lussemburgo, nella Libreria Italiana diretta da Luisa Maffioli Spagnolli, questa pubblicazione riscuotendo grande interesse e  ammirazione.
Don Gianni De Robertis dialoga con Italiani residenti in Lussemburgo
(testo e foto di Gianmaria Italia)



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