A ridosso di un'immensa laguna ci sono le saline del Peccais, un'attrazione turistica, c'è anche un trenino per visitarle.
Nel 1800 erano gestite dalla Compagnie des Salins du Midi che offriva un lavoro stagionale di poche settimane, ma che era redditizio per l'alta produttività. Un duro lavoro a cottimo per il quale la manodopera locale non era sufficiente, per cui si reclutavano robuste braccia anche in Italia; sul finire del secolo arrivarono circa 600 operai, prevalentemente da Piemonte e Toscana.
Tra il 16 e il 17 agosto 1893 vi si perpetrò una strage di italiani ad opera di francesi.
Questi, inferociti perché aizzati da una notizia errata secondo la quale, durante una rissa, gli italiani avevano ucciso dei francesi, si diedero ad una vera e propria caccia all'italiano. Ci furono alcuni lodevoli tentativi di proteggerli, ma la furia cieca fu terribile: per quel linciaggio almeno una dozzina di nostri connazionali persero la vita e circa 150 furono feriti.Il grave episodio ebbe ripercussioni anche in Italia dove molti reagirono assaltando rappresentanze transalpine.
Il ricordare oggi quel triste episodio serva anche quale monito verso chi, con troppa disinvoltura, esalta, aizza il popolo.
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