Un interessante articolo firmato da Francesca Barbieri per Il Sole 24 Ore e intitolato
Perché in Italia un giovane su 4 è troppo istruito per il lavoro che fa
mette il dito sulla piaga della nostra emigrazione della quale, forse per pudore, si parla però ancora troppo poco perché è lo stesso mondo imprenditoriale che non retribuisce come dovrebbe quella risorsa che, invece, altri Paesi ben comprendono, colgono e ne traggono reciproco valore
« Mio figlio dopo la laurea in ingegneria navale, in Italia ha avuto 4 offerte a 500 euro ed è andato a Brema dove lo pagano 3mila euro al mese». «Un mio giovane parente laureato al Politecnico di Milano in ingegneria industriale e specializzatosi al Delft in Olanda ha contattato varie aziende italiane. Una di queste gli ha offerto l’assunzione con uno stipendio di 1.250 euro. Il ragazzo ha rifiutato e due mesi dopo è stato assunto da una grande azienda del nord Europa con uno stipendio iniziale di 3.350 euro». «Ho 42 anni, parlo 4 lingue ed ho esperienza manageriale internazionale e chiedevo un basic salary netto di 3.000 euro al mese piu commission. Com’è che continuo a ricevere offerte da Londra, Dublino, Amsterdam, Berlino, Hong Kong e dall'Italia quasi nulla?».
per comunicarvi col blog scrivere a gianmaria.italia@gmail.com
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