sabato 14 marzo 2020

Il coronavirus rivela un'Italia da amare

Ovunque il nostro Tricolore 
Dopo averci derisi e oltraggiati,i francesi fanno come noi: chiudono.
Ma, secondo il loro governo noi non avevamo adottato misure inadeguate?
Adesso ci ripensano, solo che noi abbiamo la primogenitura, iniziato i sacrifici  il 20 febbraio mettendo in quarantena i territori di Codogno e Vò, una settimana fa fermando la Lombardia e 14 province, da tre giorni è chiusa tutta l'Italia.
L'Austria, il Lussemburgo e la Repubblica Ceca stanno per chiudere scuole, università, bar, negozi.
In Spagna è emergenza totale, Israele, Danimarca, Cipro, Kosovo e Polonia chiudono le frontiere. 
Da lunedì 16 il Portogallo chiuderà scuole e locali pubblici, centri commerciali, bar e ristoranti subiranno forti limitazioni. 
E la Gran Bretagna, sebbene colpita duramente, temporeggia e opta per l'immunità di gregge, ovverosia vaccinare quante più persone possibile così da limitare il danno.
Sì, vaccinare, ma con cosa?
Ma quello che più conta è l'amore per il nostro paese che stiamo scoprendoci; si diffondono messaggi d'incoraggiamento, di fiducia: #Italiacelafaremo  #andratuttobene
Si organizzano flash mob di applausi verso tutto il modo sanitario che si sta prodigando per contenere i danni dei contagi, si accendono luci e candeline per dimostrare che l'Italia è viva e partecipe e solidale.
Riceviamo i complimenti di Trump e aiuti dalla Cina che elogia le prassi sanitarie da noi adottate. L'Italia, nella diaspora della sua emigrazione, ha portato ovunque suoi ottimi rappresentanti e l'apprezzamento di cui godono si sta esprimendo in questo momento davvero cruciale: si tingono del Tricolore numerose città e monumenti lontanissimi da noi. 
All'Italia non puoi non volere bene. 

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