Sul versante meridionale della Francia, esattamente ad Aigues-Mortes in Occitania, nei giorni 16-17 agosto 1893 gli abitanti del posto si macchiarono di un efferato delitto: il linciaggio di numerosi italiani, prevalentemente piemontesi, che erano stati chiamati dalla Compagnie des salins du Midi per lavorare nelle saline.
Vuoi il periodo, vuoi perché i colpevoli cercano sempre di minimizzare, da parte francese si sostenne che ci furono solo 9 vittime mentre il Times di Londra parlò di 50, non si esclude che siano state quasi 400.
Questa la verosimile portata della vergognosa caccia all'uomo che rischiò di fare scoppiare una guerra tra la Francia e l'Italia.
Le cause? Ufficialmente quella che i francesi temevano che i nostri connazionali erano lì a portare via il lavoro e taluni arrivarono a fare serpeggiare la voce che avevano accoltellato dei transalpini. Fu la scintilla che fece esplodere una situazione già molto tesa.
La gendarmeria arrivò solo 18 ore dopo i disordini, quando il peggio si era ormai consumato. Il processo che ne seguì non emise alcuna sentenza di colpevolezza.
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