domenica 16 agosto 2020

La generosità di Geno Auriemma (we are proud of him)

 

Geno Auriemma, per l'esattezza Luigi "Geno"Auriemma, è nato a Montella (AV) il 23 marzo 1954 è dal 1985 l’head coach, vale adire primo allenatore, dell’UConn Huskies, la squadra femminile di basket dell’Università del Connecticut che ha portato per 11 volte alla vittoria del campionato NCAA. Alla guida della Nazionale femminile USA di basket ha vinto due titoli mondiali  (2010 e 2014) e due ori olimpici  (2012 -2016); è stato nominato 5 volte coach dell’anno e nel 2006 è stato inserito nella Naismith Memorial Basketball hall of fame, uno dei massimi riconoscimenti internazionali della pallacanestro. Insomma, una vita di successi per il più premiato allenatore di basket nella storia degli USA, …un italiano che nel 1961 si è trasferito con la famiglia negli USA.

Di lui merita scoprirne anche  le qualità umane e non è casuale una sua affermazione, “Non assumo bravi allenatori, assumo brave persone. Se si rivelano anche bravi allenatori è un vantaggio”.

Ma i suoi valori non  finiscono qui. Geno Auriemma ha a cuore i bambini e ogni anno, sotto l’insegna Geno Auriemma’s Fore the Kids, organizza un torneo di golf a scopo benefico, il Charity Golf Tournament; l’ultimo si è tenuto il 3 agosto all’Hartford Golf Club (www.genogolf.com).


Mettendo in campo la propria popolarità coinvolge molti amici e partner filantropici per raccogliere fondi per il  Connecticut Children’s Medical Center Foundation: in 17 anni sono stati raccolti più di 2 milioni di dollari. Si tratta di risorse finanziarie necessarie per investire in persone, ricerca, tecnologia e attrezzature all’avanguardia a favore di bambini bisognosi di cure: dai più piccoli trattati nelle Unità di Terapia Intensiva Neonatale (UTIN) a quelli sottoposti a cure contro il cancro e le malattie del sangue.

Sono particolarmente orgoglioso di averlo conosciuto nel 2017 in occasione di una tournée dell'Università del Connecticut che prevedeva soste in alcune città italiane tra cui Firenze e Vicenza: una ghiotta occasione per incontrarlo e consegnargli la targa del Premio ASI Italiani nel mondo, un riconoscimento che ho ideato nel 2015 per nostri connazionali che si distinguono nello Sport, nella Cultura e nel Sociale.

A Firenze la cerimonia ufficiale fu organizzata dal Comune nello storico Palazzo dei Cinquecento e Geno Auriemma, che fra gli innumerevoli riconoscimenti ufficiali poteva cantare di essere stato ospite del presidente Barack Obama, qui non fu accolto dal sindaco, neppure da un qualsiasi assessore, ma dal presidente della locale circoscrizione.

Lì fu comunque salutato da un mio caro amico, che gli anticipò la targa del Premio Italiani nel mondo e l'indomani io raggiunsi Auriemma al palasport di  Vicenza dove, con le proprie cestiste,  avrebbe tenuto uno stage di basket. Potei parlare a lungo con lui e sua moglie Kathy (di origine calabrese) spiegando le ragioni del nostro premio che lui aveva apprezzato perché onorava le sue origini italiane.

Sapendolo amante della Toscana, in particolare delle colline del Chianti, gli regalai un libro fotografico scritto in italiano e in inglese (foto): fu molto gradito.   

Per Geno, plurimedagliato uomo di Sport, si aggiunga l’impalpabile, ma perenne gratitudine di centinaia di bambini e delle loro famiglie.  

Gianmaria Italia incontra Geno Auriemma a Vicenza e qui sotto la targa del Premio Italiani nel mondo (edizione 2017) che gli ha assegnato


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