Che opere di nostri autori come Goldoni, Pirandello o De Filippo siano presentati su palchi internazionali non è cosa inusuale, tutt'altro. Un po' meno che ad interpretarle siano attori stranieri che recitano in italiano.
L'iniziativa, audace quanto meritoria, è di Luisella Suberni Piccoli, una insegnante di lingue straniere e regista teatrale che da una trentina d'anni vive in Lussemburgo dove ha allestito una compagnia, Teatrolingua. Il gruppo, composto appunto da una ventina di soli attori stranieri, dal 2004 porta in scena opere di noti autori italiani, trasposizioni di opere letterarie, nonché opere ideate dalla stessa Suberni Piccoli.
La incontro in Lussemburgo, proprio nella capitale del Granducato, e le
chiedo: come le è venuta quest’idea di abbinare l’insegnamento al teatro?
A Trieste avevo la mia cattedra in un liceo linguistico, ma allo stesso
tempo organizzavo degli spettacoli in lingua straniera (tedesco) presso
l’Istituto d’Arte drammatica della città. Ho avuto così modo di constatare che
il teatro è uno strumento utilissimo per l’apprendimento delle lingue. Senza
contare che fare teatro porta inevitabilmente al divertimento, alla coesione e
all’amicizia nel gruppo. E aiuta pure a sviluppare la propria personalità, a
superare le proprie timidezze…
Da Trieste a Lussemburgo, come mai?
Ho seguito mio marito che aveva trovato lavoro qui e l’ho fatto con molti
timori, visto che ero innamoratissima della mia città. Ma poi qui a Lussemburgo
mi sono trovata benissimo e non ho alcun rimpianto, un sentimento che mi capita
di condividere con molti giovani che continuano a emigrare da un’Italia che
purtroppo offre sempre meno prospettive.
Un passo importante, vista l’attività che sta svolgendo
Direi di sì, anche perché sono convinta che qui a Lussemburgo mi si sono
presentate molte più opportunità di lavoro e di creazione artistica. Per
diversi anni ho insegnato alla formazione professionale delle Istituzioni
Europee, constatando con mano l’utilità e la bellezza della nostra UE, ho collaborato
con l’Istituto italiano di Cultura che purtroppo è stato chiuso, con
l’Ambasciata, con società come la Dante Alighieri o Convivium. Ora sono
insegnante presso l’Institut National des Langues, una scuola per adulti che
dipende dal Ministero dell’educazione nazionale lussemburghese dove si
insegnano 8 lingue e dove si incontrano persone di tutte le nazionalità e di tutte
le culture. Ho pure insegnato teatro in lingua italiana all’università di
Lussemburgo, ho seguito e dato formazioni in vari luoghi, anche oltre confine
... . Insomma un ambiente molto stimolante!
Va' all'Inferno, Dante! |
Dal punto di vista artistico, ho incontrato poi persone ed istituzioni locali che mi hanno sostenuto nella mia attività, per cui è dal 2009 che rappresento i miei spettacoli in uno dei più prestigiosi teatri della città (Abbaye de Neimünster) con un pubblico di circa 500 persone che ci segue ogni anno. E` indubbiamente una bella soddisfazione.
Che autori ha fatto conoscere finora al Suo Teatrolinga?
Non so se li ricordo tutti … Sergio Tofano (Isola dei pappagalli), Edoardo
De Filippo (Occhiali neri), Garinei e Giovannini (Aggiungi un posto a tavola),
Pirandello (Cecè, La patente, La giara), Carlo Gozzi
(L’amore delle tre melarance), Natalia
Ginzburg (Ti ho sposato per allegria) … E poi, attraverso le mie trasposizioni
teatrali, Italo Svevo (La coscienza di Zeno), l’Ariosto (L’Orlando furioso), il
Boccaccio (Decameron)… O ancora, attraverso le mie creazioni, il Salgari (Il
Capitano e i suoi eroi. Vita, avventure e disavventure di Emilio Salgari), il
Goldoni (TuttoGoldoni), Vamba, De Amicis, Collodi (Gian Burrasca, Franti
e Pinocchio contro tutti) oppure Dante Alighieri
(Va’ all’inferno, Dante!), che abbiamo rappresentato anche a Roma.
E proprio mentre nel maggio del 2017 era a Roma, per presentare al Teatro Hamlet il suo Va' all'Inferno Dante!, le è stato consegnato il Premio ASI Italiani nel mondo per la Cultura*
Ah, sì, l'ho apprezzato moltissimo, lo considero “un tigre nel motore” per il proseguimento della strada intrapresa.
Roma, Sandro Giorgi consegna il Premio ASI Italiani nel mondo |
Roma, quindi spettacoli anche fuori Lussemburgo
Si, quasi ogni anno, dopo le due rappresentazioni qui nel Granducato,
portiamo il nostro spettacolo in Italia o in altri paesi. Finora siamo stati a
Trieste, Torino, Reggio-Emilia, Firenze, Venezia, Padova, Roma, Bruxelles,
Thionville e Madrid per un festival di teatro in lingua straniera.
Teatrolingua a Madrid |
In ottobre 2021 è prevista invece la rappresentazione del mio adattamento
della Mandragola di Machiavelli.
E per il 2022, anno in cui Esch-sur-Alzette sarà capitale culturale europea, abbiamo il progetto di partecipare alle grandi manifestazioni culturali che verranno organizzate in quell’occasione, proponendo la mia trasposizione teatrale di un romanzo di Jean Portante, “La memoria di una balena”, che parla di tre generazioni di immigrati italiani vissute nel bacino minerario del Sud del Lussemburgo.
Luisella Suberni Piccoli con la targa-premio (foto di Gianmaria Italia) |
Questa la sintesi di quello che è riuscita a creare un’emigrata italiana, Luisella Suberni Piccoli, ammirevole artefice di una straordinaria promozione della lingua e della cultura italiane sulla scena internazionale; da un'insegnante triestina una lezione su come onorare l'Italia.
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