sabato 9 gennaio 2021

Ma il dimostrante Jake Angeli è proprio "italoamericano" ?

Quasi tutti i nostri maggiori organi d'informazione (reti nazionali e pure noti giornalisti e una famosa agenzia di stampa) si sono divisi tra il definire di "origine italiana" o l'assegnare la patente di "italo-americano" al pittoresco dimostrante filo Trump che, con elmo e corna, aveva raggiunto il palazzo del Capitol Hill più per esibizionismo che per smisurato Trumpismo. = Qualcuno si è spinto più in là: è trentino di Cloz! Ma figuriamoci e, giustamente, IlDolomiti.it ne ha dato immediata smentita. = Un'attribuzione dettata solo dal cognome, ma senza alcuna certezza, e che la dimostrazione della etichettatura sia stata molto superficiale è data dal fatto che da nessuna parte veniva citato il luogo di nascita o le verificate origini del cosiddetto "sciamano". E poi è deplorevole l'associare senza alcuna certezza la nostra origine ad un misfatto non ci fa certo bene. Un poco di prudenza era doverosa, ciononostante ecco la pronta DOC...   = Mi domando dove erano capiredattori o direttori responsabili quando tale "sostanziale precisazione" è stata diffusa. Davvero una discutibile dimostrazione di deontologia sulla quale sarebbe opportuno intervenga l'Ordine dei Giornalisti.= Grazie a Dio (...e all'inviata Anna Lombardi di Repubblica) apprendiamo che un amico, un vicino di casa del dimostrante, ha rivelato che il vero cognome è Chansley ...che di italico proprio non ha nulla.= Dopo l'arresto ecco svelata la vera identità: si chiama Jacob Anthony Chansley Angeli, e dato che il secondo cognome è attribuibile alla moglie ecco che la via per la definizione "italo-americano" è alquanto tortuosa, magari variegabile con origini di altre nazioni. Addirittura, di questo dimostrante che è dell'Arizona, si legge su IlPost.it che Angeli sarebbe addirittura uno pseudonimo! Allora è proprio italo-americano Jacob Anthony Chansley Angeli? Non lo precisano neppure gli stessi organi di stampa statunitensi. Perchè invece non dichiarare italo-americana Nancy Pelosi, più esattamente Nancy D'Alessandro Pelosi il cui nonno materno era figlio di due molisani di Fornelli (Isernia)? E come lei esponenti della magistratura USA come Vincent Bugliosi, John Sirica, Antonin Scalia, Joseph D. Pistone, Frank Caprio (vedasi mio post del 28 novembre): tutti italo-americani come le centinaia di americani, o comunque stranieri che portano onorevolmente il cognome italiano senza essere nati nel nostro Paese? Come loro migliaia di italo-americani, italo-britannici, italo-francesi, italo-argentini come Jorge Mario Bergoglio ... ovvero Papa Francesco? = La nostra smania di farci sempre del male. = Che figura..., aspettiamo ancora la pubblica ammissione di errore nell'informazione e un serio mea culpa per avere macchiato l'immagine italiana associandola ad un deprecabile fatto di cronaca di cui si parlerà per anni.= La vicenda mi dà lo spunto per invitare alla lettura di un libro, Storia degli italoamericani a cura di William J. Connell e Stanislao G. Pugliese (ed. Le Monnier, 2019)

Nessun commento:

Posta un commento