lunedì 18 novembre 2024

17 novembre - Luci spente a San Siro

Roberto Vecchioni mi scuserà se sto utilizzando il titolo di una sua splendida canzone, ma era il modo più appropriato per commentare quanto accaduto ieri prima della partita Italia - Francia. Non solo per il risultato (1-3), che può anche starci visto il repertorio di cui dispone il pur ottimo Spalletti, ma il vergognoso ripetersi di fischi rivolti da alcune frange del pubblico durante gli inni nazionali, siano essi quello francese o italiano. I commentatori della RAI hanno ammorbidito dicendo che erano pochi rispetto agli applausi; sarà, ma si sono sentiti e bene quelli da parte italiana mentre veniva eseguita La Marsigliese (onore invece ai nostri calciatori che l'hanno applaudita). Comprensibile che i tifosi francesi ce li abbiano restituiti. Questi comportamenti sono un riprovevole biglietto da visita che non ammettono giustificazioni. Indimenticabili i fischi italiani mentre veniva eseguito l'Himno Nacional Argentino all'Olimpico prima di Germania - Argentina (Mondiali Italia 90). Ma è mai possibile che tra noi ci siano tali imbecilli? Ricordiamoci che un inno, e così la bandiera, simboleggiano un paese, una nazione, la sua gente: vanno sempre rispettati, e lo sanno bene i nostri emigranti che ogni giorno, con il loro lavoro, portano onore all'Italia.

venerdì 15 novembre 2024

Davide Dato ha danzato per il Presidente Mattarella

Il 27 ottobre, il biellese Davide Dato - étoile dell'Opera di Stato di Vienna - è stato invitato a danzare a Roma, nella Cappella Paolina per il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in occasione della cerimonia di donazione di un clavicembalo artigianale al Palazzo del Quirinale. Davide era affiancato da Alice Firenze, anch'ella dell'Opera di Vienna. Il clavicembalo francese, un capolavoro realizzato interamente a mano dai fratelli Leita della Val Pesarina, simboleggia l’eccellenza artigianale italiana. Il concerto inaugurale, ideato dal dott. M° Gianmaria Paschini, è stato eseguito dalla prestigiosa Accademia Bizantina, diretta dal Maestro Ottavio Dantone, con la partecipazione della violista Maddalena Del Gobbo e, appunto, l'esibizione di Davide Dato che possiamo ammirare su https://www.youtube.com/watch?v=FrJX_W2-DuE. La cerimonia ha celebrato il dialogo tra arti e tradizioni italiane, sottolineando il valore del talento e della cultura come strumenti di coesione nazionale. Per Dato, che mi ha dichiarato la sua immensa soddisfazione, davvero un punto d’orgoglio, si può affermare che il danzare in quell’occasione abbia rappresentato un ulteriore traguardo e riconoscimento nella sua brillante carriera, confermando il prestigio internazionale di un artista che porta alto il nome dell’Italia nel mondo. Potremo tornare ad ammirare Davide in mondovisione il 1° Gennaio 2025 quando danzerà in occasione del concerto di Capodanno della Wiener Philharmoniker in diretta da Vienna diretto dal Maestro Riccardo Muti. Non si può chiudere questo post senza ricordare che nel 2021 è stato conferito a Davide Dato il Premio ASI Italiani nel mondo.

venerdì 8 novembre 2024

6.134.100 gli Italiani all'estero

Sono ormai oltre 6 milioni i nostri connazionali residenti all'estero (2.961.160 donne e 3.172.940 uomini); è aumentato anche il numero delle partenze: 89.462 espatriati nel 2023 contro gli 82.014 del 2022. Da dove e verso dove? Ormai partono prevalentemente dalla Lombardia (17,7%), Veneto (11,5%), Sicilia (8,6%), Emilia Romagna (7,7%), Piemonte (7,4%) e Campania (7,1%) scegliendo soprattutto l'Europa: Regno Unito (13,5%), Germania (12,8%), Svizzera (9,9%), Brasile (9,1%), Francia (8,0%) e Spagna (6,6%). Queste le fredde, sintetiche cifre di un fenomeno che solo recentemente è diventato oggetto di discussione e preoccupazione nell'ambito politico. Un ritardo nel comprendere questa emorragia di risorse perchè dal 2006 a oggi il numero degli italiani che hanno preso la residenza all'estero è pressochè raddoppiato (+97,5%). Che sia la ricerca di un proprio miglioramento economico e professionale è dato dalle loro fasce d'età: il 45,5% è compreso tra i 18 e 34 anni mentre il 23,3% tra i 35 e 49 anni. Italiani "di qualità" verso cui la definizione "cervelli in fuga" (semplicistica interpretazione di brain drain) non dà il dovuto credito perchè, vista la selezione che debbono passare per l'ingresso e l'affermazione all'estero, sarebbe più appropriato chiamarli "talenti in fuga". Ce lo rivelano autorevolmente le 600 pagine del RIM 2024, vale a dire il Rapporto Italiani nel mondo curato dalla sociologa Delfina Licata per conto della Fondazione Migrates a cui, nel 2017, venne stato assegnato il Premio ASI Italiani nel mondo.