venerdì 8 novembre 2024
6.134.100 gli Italiani all'estero
Sono ormai oltre 6 milioni i nostri connazionali residenti all'estero (2.961.160 donne e 3.172.940 uomini); è aumentato anche il numero delle partenze: 89.462 espatriati nel 2023 contro gli 82.014 del 2022. Da dove e verso dove? Ormai partono prevalentemente dalla Lombardia (17,7%), Veneto (11,5%), Sicilia (8,6%), Emilia Romagna (7,7%), Piemonte (7,4%) e Campania (7,1%) scegliendo soprattutto l'Europa: Regno Unito (13,5%), Germania (12,8%), Svizzera (9,9%), Brasile (9,1%), Francia (8,0%) e Spagna (6,6%). Queste le fredde, sintetiche cifre di un fenomeno che solo recentemente è diventato oggetto di discussione e preoccupazione nell'ambito politico. Un ritardo nel comprendere questa emorragia di risorse perchè dal 2006 a oggi il numero degli italiani che hanno preso la residenza all'estero è pressochè raddoppiato (+97,5%). Che sia la ricerca di un proprio miglioramento economico e professionale è dato dalle loro fasce d'età: il 45,5% è compreso tra i 18 e 34 anni mentre il 23,3% tra i 35 e 49 anni. Italiani "di qualità" verso cui la definizione "cervelli in fuga" (semplicistica interpretazione di brain drain) non dà il dovuto credito perchè, vista la selezione che debbono passare per l'ingresso e l'affermazione all'estero, sarebbe più appropriato chiamarli "talenti in fuga". Ce lo rivelano autorevolmente le 600 pagine del RIM 2024, vale a dire il Rapporto Italiani nel mondo curato dalla sociologa Delfina Licata per conto della Fondazione Migrates a cui, nel 2017, venne stato assegnato il Premio ASI Italiani nel mondo.
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