Il Buona Pasqua, che da questo blog voglio indirizzare a tutti gli Italiani che vivono all'estero, si sofferma come una stella su un artista strepitoso: Davide Dato, l'étoile del Teatro dell'Opera di Vienna. Sono certo che molti dei miei lettori hanno assistito ai Concerti di Capodanno eseguiti a Vienna e trasmessi dalla RAI; ci propongono anche suggestive esibizioni di danza classica, il ballerino è Davide Dato.
In lui si concretizza la mia definizione di "talento in fuga".
In stringatissima sintesi: Davide nasce a Biella nel 1990, presto si sente portato per il ballo, probabilmente quello moderno, ma non è così perché sembra che in lui viva la danza classica, ha 15 anni.
I genitori gli sono vicini, sostengono le sue intenzioni e lo presentano alla Scuola di Danza del Teatro alla Scala per un mese di stage. La conclusione è opposta ai suoi sogni, viene scartato. La delusione è cocente e ben immaginabile, una pagina che, vista la piega che avrà invece la carriera, chiunque avrebbe sbandierato ai quattro venti come una legittima rivincita.
Ma no, Davide Dato viene da una saggia educazione e nella sua biografia non ne fa menzione. La famiglia gli è ancora più vicina e lo affida a grandi maestri come Ludmill Cakalli fino a quando la registrazione di una sua esibizione non è vista dalla direttrice dell'Accademia di Vienna che gli propone una borsa di studio. Davide accetta entusiasta, riempie la valigia e parte.
Saltiamo qualche anno fino al 2016 quando il 26 maggio è nominato ètoile del Wiener Staatsballet, Primo ballerino dell'Opera di Vienna! Che grande, luminosa storia.
Davide, che ha riempito la valigia di speranze, la vede riempita di certezze; siamo fieri di te, grazie per l'onore che porti all'Italia.
Un invito a sfogliare il suo sito, una carriera da applausi
http://www.davidedato.org/
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