è l'Italia che va... |
Leggo che la
disoccupazione giovanile è diminuita dell’1,7% scendendo al 35,2% Qualche
partito esulta per questi numeri forniti dall’Istat, ma è un dato parziale che
ignora due aspetti molto rilevanti:
- al diminuito numero di giovani disoccupati
(- 86mila) si contrappone quello degli inattivi, degli sfiduciati; “Il numero dei
disoccupati non cala perché ha trovato un’occupazione, ma perché ha smesso di
cercarla” (fonte Adapt-HuffingtonPost)
- sono aumentati gli Italiani, giovani
e quarantenni, che sono espatriati: in
due anni i connazionali che si sono trasferiti all'estero sono passati da
4.637.000 a 4.934.900, vale a dire dal 7,6% all'8,13%
Va notato che le regioni
che hanno sempre rappresentato un riferimento, una meta per gli Italiani in
cerca di lavoro, negli ultimi due anni hanno perso decine di migliaia di
residenti diventando terre di origine della nostra nuova emigrazione: Lombardia (-48.800 unità), Veneto (-31.500), Lazio
(-24.750), Piemonte (-21.900) ed Emilia Romagna (-18.880).
Abbiamo
regioni dove la percentuale degli emigrati ha superato il 20%: il Molise 27,40, la Basilicata 21,80 e la Calabria
col 20,21
Non smetto
di ricordare che la nuova emigrazione non è fatta di treni stracolmi di migliaia di Italiani che partivano con tanta
speranza e onesta voglia di lavorare ma spesso senza la certezza di un posto di
lavoro; oggi sei selezionato, cercato e se ti affermi non sei un cervello ma un
talento in fuga: una risorsa che l’Italia perde.
(foto di Gianmaria Italia © proprietà riservata)
(foto di Gianmaria Italia © proprietà riservata)
Nessun commento:
Posta un commento