martedì 1 agosto 2017

La disoccupazione non diminuisce ma aumenta l'emigrazione

è l'Italia che va...


Leggo che la disoccupazione giovanile è diminuita dell’1,7% scendendo al 35,2% Qualche partito esulta per questi numeri forniti dall’Istat, ma è un dato parziale che ignora due aspetti molto rilevanti:
     - al diminuito numero di giovani disoccupati (- 86mila) si contrappone quello degli inattivi, degli sfiduciati; “Il numero dei disoccupati non cala perché ha trovato un’occupazione, ma perché ha smesso di cercarla” (fonte Adapt-HuffingtonPost)
   -  sono aumentati gli Italiani, giovani e quarantenni,  che sono espatriati: in due anni i connazionali che si sono trasferiti all'estero sono passati da 4.637.000 a 4.934.900, vale a dire dal 7,6% all'8,13%
Va notato che le regioni che hanno sempre rappresentato un riferimento, una meta per gli Italiani in cerca di lavoro, negli ultimi due anni hanno perso decine di migliaia di residenti diventando terre di origine della nostra nuova emigrazione:  Lombardia (-48.800 unità), Veneto (-31.500), Lazio (-24.750), Piemonte (-21.900) ed Emilia Romagna (-18.880).
Abbiamo regioni dove la percentuale degli emigrati ha superato il 20%: il Molise    27,40, la Basilicata 21,80 e la Calabria col 20,21
Non smetto di ricordare che la nuova emigrazione non è fatta di treni stracolmi di  migliaia di Italiani che partivano con tanta speranza e onesta voglia di lavorare ma spesso senza la certezza di un posto di lavoro; oggi sei selezionato, cercato e se ti affermi non sei un cervello ma un talento in fuga: una risorsa che l’Italia perde.
(foto di Gianmaria Italia © proprietà riservata)

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