oggi su Il Giornale
Tanti italiani lasciano il Paese, qui restano sempre più migranti
In 10 anni 816mila italiani hanno lasciato l'Italia mentre gli immigrati restano qui e non vengono redistribuiti in Europa
Secondo i dati Istat riferiti al 2018, sono ben 816mila gli italiani che si sono trasferiti negli ultimi 10 anni. Numeri sconcertanti, che rappresentano una vera e propria costante emorragia per la nostra nazione. Grave soprattutto il fatto che ad abbandonare l'Italia siano spesso e volentieri cittadini con titoli di studio: due anni fa, il 53% delle persone partite era in possesso di un titolo di studio medio-alto (29mila laureati e 33mila diplomati), come riportato da "Il Fatto Quotidiano".
Si tratta in gran parte di giovani, un'importante risorsa che viene pertanto a mancare al nostro Paese. Il 73% degli emigrati ha circa 25 anni, con un leggero aumento fra le donne. Sempre secondo i dati Istat, la regione italiana da cui si espatria di più è la Lombardia, seguita Veneto, Sicilia, Lazio e Piemonte. Nell'arco temporale compreso fra il 2009 ed il 2018, gli italiani si sono spostati principalmente verso Regno Unito e Germania, con un aumento dei flussi anche verso Spagna, Francia e Svizzera.
Mentre i nostri connazionali se ne vanno, a raggiungere il nostro Paese sono i cittadini stranieri. I flussi non si sono fermati neppure durante l'emergenza sanitaria. Secondo quanto riferito da "LiberoQuotidiano", che ha riportato i dati del ministero dell'Interno, dall'inizio dell'anno sono 9.775 gli immigrati arrivati in Italia. Numeri che si sono moltiplicati rispetto al periodo in cui Salvini era a capo del Viminale.
In 10 anni 816mila italiani hanno lasciato l'Italia mentre gli immigrati restano qui e non vengono redistribuiti in Europa
Secondo i dati Istat riferiti al 2018, sono ben 816mila gli italiani che si sono trasferiti negli ultimi 10 anni. Numeri sconcertanti, che rappresentano una vera e propria costante emorragia per la nostra nazione. Grave soprattutto il fatto che ad abbandonare l'Italia siano spesso e volentieri cittadini con titoli di studio: due anni fa, il 53% delle persone partite era in possesso di un titolo di studio medio-alto (29mila laureati e 33mila diplomati), come riportato da "Il Fatto Quotidiano".
Si tratta in gran parte di giovani, un'importante risorsa che viene pertanto a mancare al nostro Paese. Il 73% degli emigrati ha circa 25 anni, con un leggero aumento fra le donne. Sempre secondo i dati Istat, la regione italiana da cui si espatria di più è la Lombardia, seguita Veneto, Sicilia, Lazio e Piemonte. Nell'arco temporale compreso fra il 2009 ed il 2018, gli italiani si sono spostati principalmente verso Regno Unito e Germania, con un aumento dei flussi anche verso Spagna, Francia e Svizzera.
Mentre i nostri connazionali se ne vanno, a raggiungere il nostro Paese sono i cittadini stranieri. I flussi non si sono fermati neppure durante l'emergenza sanitaria. Secondo quanto riferito da "LiberoQuotidiano", che ha riportato i dati del ministero dell'Interno, dall'inizio dell'anno sono 9.775 gli immigrati arrivati in Italia. Numeri che si sono moltiplicati rispetto al periodo in cui Salvini era a capo del Viminale.
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