venerdì 24 dicembre 2021

Accertamento esistenza in vita dei pensionati all'estero

L'INPS, attraverso Citibank NA, sta per avviare una verifica dello stato in vita dei nostri pensionati che sono residenti all'estero per evitare che vadano a perdersi degli assegni previdenziali. Dal febbraio 2022 Citibank effettuerà un sondaggio per accertare se i pensionati, a carico dell'INPS sono in vita. Questi avranno e per quattro mesi di tempo per confermare il loro stato in vita. Questo censimento, attuato mediante email o videochiamate, riguarderà i nostri connazionali residenti nel continenti americano, nei paesi scandinavi, Est Europa e Asia, mentre nel primo semestre del 2021 ha riguardanto quelli residenti in EU, Africa e Oceania.

mercoledì 22 dicembre 2021

Unanimi consensi e splendida targa-premio per Davide DATO

"A Davide Dato, ammirevole interprete della Danza, se ne sottolineano gli straordinari traguardi raggiunti nell'esemplare carriera artistica internazionale e il prestigioso onore che porta all'Italia" è la motivazione con cui l'ASI - Associazioni Sportive e Sociali Italiane ha voluto gratificare Davide DATO, l'étoile del Teatro dell'Opera di Vienna. Il conferimento è stato voluto dal giornalista Gianmaria Italia (nella foto) che sei anni fa ideò questo riconoscimento per quei nostri connazionali che, residenti all'estero, stanno distinguendosi nella loro attività, sia essa nella Cultura come nello Sport o nelle attività sociali portando lustro all'immagine del nostro Paese. Con Davide sono 15 i nostri emigranti che possono fregarsi di questo ambito premio.
Ampio il risalto in Piemonte, soprattutto sulla stampa biellese (terra d'origine di Davide Dato) e alla domanda del perchè di questo premio che non ha alcun risvolto commerciale, Italia risponde: "Ho ideato questo riconoscimento nel dicembre 2015, esattamente cinque anni dopo che Daniela, la mia figlia maggiore, era emigrata in Lussemburgo. Da allora avevo più volte visitato il Granducato e conosciuto alcuni altri nostri connazionali che, detto realisticamente, pur essendo professionalmente ben considerati, restano sempre degli stranieri sia lì come altrove e anche gran parte della nostra classe politica non li considera più italiani; risultato? I nostri espatriati sono stranieri due volte. Occorreva dare loro un segno tangibile di attenzione e i commenti di riconoscenza che ricevo da coloro che ho premiato confermano la bontà della mia iniziativa: sono talenti in fuga a cui dobbiamo affetto come figli della nostra stessa Patria e riconoscenza perchè portano onore all'Italia, Davide Dato ne è un ammirevole esempio". Ecco l'articolo che gli ha dedicato il quotidiano La Provincia di Biella, sia in internet https://laprovinciadibiella.it/attualita/al-ballerino-biellese-davide-dato-il-premio-italiano-nel-mondo/ che su carta .

giovedì 9 dicembre 2021

a DAVIDE DATO, étoile dell'Opera di Vienna, il Premio ASI Italiani nel mondo

(qui accanto foto di Kosmas Pavlos) L'ASI - Associazioni Sportive e Sociali Italiane, è particolarmente lieta di annunciare di avere individuato in Davide DATO, étoile dell'Opera di Vienna, il nostro connazionale a cui conferire il Premio ASI Italiani nel mondo* - edizione 2021. La proclamazione avverrà domenica 19 a Roma in occasione del Consiglio Nazionale ASI, la consegna della targa-premio avrà invece luogo durante una prossima tournée in Italia. "Sono oltremodo fiero di assegnare a Davide Dato questo riconoscimento; lo merita perchè esprime proprio l'essenza del Premio: un grande interprete della danza che porta onore al nostro Paese - dichiara il giornalista Gianmaria Italia, suo ideatore - Spero fortemente di incontrarlo presto. E' davvero ammirevole anche in stile e modestia se pensiamo che, sebbene abbia già ottenuto una dozzina di benemerenze internazionali, mi ha subito ringraziato aggiungendo che per lui sarebbe stato un grandissimo onore ricevere il Premio Italiani nel mondo". Il nome di Davide Dato si aggiunge a quello degli altri 14 connazionali che in sei anni hanno meritato questo riconoscimento.
Davide è nato a Biella nell'Agosto 1990; fin da bambino ha dimostrato la sua passione e predisposizione per la danza. I suoi genitori hanno lodevolmente sostenuto la vocazione e il percorso intrapreso dal loro figlio che, nella sua fulgida carriera, ha ricambiato dimostrato splendidamente quanto abbiano visto bene.(a destra foto di Ashley Taylor) La cronaca ci rivela che Davide, allora quindicenne, venne scartato dalla Scuola di Ballo del Teatro alla Scala. Poco dopo eccolo però vincere una borsa di studio e approdare alla Scuola di ballo di Vienna dove, a 17 anni, consegue il diploma presso la Scuola di Stato e nel 2008 entra nel Corpo di Ballo dell'Opera di Vienna. Nel 2011 viene nominato demi-solista nel Wiener Staatsballet fino alla consacrazione, nel 2016, a Ersten solotanzer, ovvero Primo ballerino del Teatro di Stato di Vienna. Il grande pubblico della televisione l'ha più volte ammirato, senza magari conoscerne il nome, per i balletti che hanno fatto da mirabile contorno agli ultimi Concerti di Capodanno eseguiti dall'Orchesta Filarmonica di Vienna. La danza sembra essere nel DNA della famiglia Dato: la sorella Greta, di tre anni più giovane di Davide, è oggi un'apprezzata ballerina solista presso lo Staatstheater di Cottbus in Germania.

giovedì 11 novembre 2021

Pensionati emigrati per agevolazione fiscale. Occorrono chiarezza e numeri

In coda alla trasmissione Otto e mezzo di Lili Gruber c'è sempre l'editoriale di Paolo Pagliaro; è un giornalista che ha il dono della chiarezza seppur nella sintesi, per questo lo apprezzo. Mi spiace però che l'altro ieri sera, commentando i dati dei nostri residenti all'estero, abbia citato, fra loro, un medico alle prime armi e i pensionati che se ne vanno dall'Italia per trovare clima mite e benefici fiscali. Ebbene, Pagliaro non è il primo che "inquina" il senso dell'emigrazione italiana che, in massima parte, è rappresentata dalla ricerca di una realizzazione lavorativa che il nostro Paese non sa offrire. E' vero che migliaia di nostri pensionati hanno deciso di prendere la residenza all'estero dove hanno un minor gravame fiscale. Il Portogallo, fino all'anno scorso, ti permetteva di incassare l'intera pensione al lordo, e ne ha beneficiato, fra gli altri, un alto dirgente RAI. Poi, a seguito di una proposta socialista, Lisbona ha istituito un'imposta del 10% per tutti i nuovi immigrati e questo ha fatto rifare i conti a coloro che percepiscono una pensione medio bassa. Va aggiunto che l'accordo Italia-Portogallo limita a 10 anni la NHR (residenza non abituale) in terra lusitana. Vorrei però anche conoscere tutti quei pensionati italiani che, delusi, sono rimpatriati dopo 3-4 anni, un aspetto che frenerebbe chi intende espatriare per convenienza fiscale... E poi, per indirizzare meglio l'attenzione sull'argomento prima che una battuta svilisca o irrida il senso della nostra emigrazione, invito a notare che, finora, sono poco più di 400 mila i nostri espatriati da pensionati, vale a dire lo 0,07%. E poi, con l'innalzamento dell'età pensionabile, forse a beneficiarne saranno per lo più i nostri ...ex parlamentari.

martedì 9 novembre 2021

5.652.080 gli Italiani residenti all'estero

E' questo il numero dei nostri connazionali che vivono all'estero al 1° gennaio 2021. Un dato oltremodo importante che acquista maggior valenza se pensiamo che rappresenta il 9,5% dei 59.200.000 Italiani residenti nel nostro Paese, oltretutto corrisponde al numero degli stranieri che si sono insediati ufficialmente in Italia. Questi i residenti all'estero e la loro crescita non è stata arrestata dal Covid se consideriamo che in 109.528 sono quelli espatriati nel 2020 (-21.508 del 2019) e se rileviamo che il 69,5% provenivano dal Centro Nord abbiamo il dovere di riflettere sul fatto che anche le zone più floride dell'Italia non sono in grado di trattenerli qui. In particolare notiamo che, ancora una volta, la Gran Bretagna, con 33.293 espatri, seguita dalla Germania (13.990) e dalla Francia (10.562), destinazione che, da sole, coprono il 52,8% delle nostre partenze. Tutto questo malgrado la pandemia abbia inciso profondamente sia sui loro programmi che sulle domande di lavoro all'estero. Ce lo rivela il RIM 2021 presentato stamane a Roma. Il Rapporto Italiani nel Mondo viene curato da Delfina Licata (al centro nella foto) ed è edito dalla Fondazione Migrantes, organo pastorale della CEI. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha voluto farvi giungere il proprio messaggio rimarcando: "La Comunità di italo-discendenti nel momdo viene stimata in circa ottanta milioni di persone, cui si aggiungono i sei milioni di residenti all'estero. La portata umana, culturale e professionale è di valore inestimabile nell'ambito di quel soft-power che consente di collocare il nostro Paese tra quelli il cui modello di vita gode di maggior attrazione e considerazione."

martedì 2 novembre 2021

Presentazione del Rapporto Italiani nel Mondo 2021

Alle ore 10 di Martedi 9 novembre la Fondazione Migrantes presenterà la XVI edizione del Rapporto Italiani nel mondo. Sarà un'opera di 600 pagine che, scrupolosamente curata da Delfina Licata, toccherà particolarmente le conseguenze della "crisi pandemica sulla mobilità degli italiani e la mobilità dei nostri connazionali residenti all'estero".= La presentazione avrà luogo a Roma presso l'Auditorium V.Bachelet (via Aurelia 481); si potrà seguirla sia in presenza che in diretta streaming, su canale You Tube e sulla pagina Facebook della Conferenza Episcopale Italiana.

giovedì 7 ottobre 2021

Consegnato a ILARIA SALATINO il Premio Italiani nel mondo

“E’ un onore per me essere stata selezionata fra i giovani che hanno deciso di intraprendere questa strada, quella di abbandonare la propria casa, affetti e, se vogliamo, la propria zona di comfort per mettersi in gioco in una realtà internazionale. Tanti, infatti, sono i giovani come me che si recano all’estero in cerca di maggiori certezze professionali o di opportunità che non avrebbero nel nostro Paese. Noi giovani emigranti italiani siamo una comunità grande e stimata. Chi si avvicina a noi sa che siamo professionisti preparati, aperti e capaci di confrontarci con realtà nuove, ma che al contempo portiamo sempre il nostro paese e la nostra cultura nel cuore. A Vienna ho avuto modo di far parte di un’ associazione di giovani professionisti emigrati da tutto il mondo, in cui ho cercato di farlo conoscere e apprezzare. Ho ritenuto infatti tenere alto il nome dell’Italia, non solo svolgendo il mio lavoro con massima professionalità, ma anche nl mio tempo libero in contesti più informali. Hanno costituito contributo fondamentale per il mio successo, e sicuramente quello di molti altri talenti che stanno onorando il nostro Paese all’estero, i principi assimilati anche dal mondo dello sport . Grazie al nuoto ho avuto modo di capire sin dall’infanzia che i risultati si possono ottenere solo tramite impegno, disciplina e sacrificio costanti. Ringrazio nuovamente per il premio conferitomi: è un riconoscimento che porterò sempre con me, ovunque io vada.”
E’ questo che Ilaria Salatino, nata nel 1992, ha dichiarato nel ricevere, lo scorso 3 ottobre, quella targa-premio che le limitazioni del Covid avevano impedito di consegnarle lo scorso anno mentre si trovava a Vienna. Un discorso che rispecchia perfettamente sia i valori basilari del riconoscimento che lo spirito con cui la Commissione del Premio ASI Italiani nel mondo, istituita e presieduta dal giornalista Gianmaria Italia, ha voluto dare alle assegnazioni negli ultimi anni: dimostrare attenzione verso i nostri giovani che, forti di ottimi risultati negli studi e dimostrando carattere e voglia di affermazione, riempiono la loro valigia di speranze ed emigrano mettendosi in gioco. E’ stato un incontro particolarmente toccante dove Ilaria era affettuosamente circondata dai genitori Mirella e Rosario e dalla sorella Chiara: una splendida ed esemplare famiglia. Questo riconoscimento venne ideato da Italia nel 2015 e ha raggiunto finora 13 connazionali in 10 diversi Paesi. E' consigliere nazionale dell'ASI, Associazioni Sportive e Sociali Italiane e come tale, interpretando la massima collaborazione istituzionale, ha voluto farsi affiancare dal massimo dirigente locale dell'ente: Pantaleo Losapio, presidente del comitato regionale nel Trentino A.Adige, che ha ospitato l’importante evento nella sede del CONI. La delegazione dell’ASI trentina era composta anche dal figlio Emanuele Losapio, presidente provinciale dell'ASI e consigliere provinciale del CONI, e Pasquale Pentassuglia, responsabile del settore arti marziali e da combattimento.
Nelle foto, dall'alto Ilaria Salatino con Gianmaria Italia, la targa-premio, foto di gruppo nella sede CONI di Trento, da sinistra Emanuele Losapio, Ilaria Salatino, Gianmaria Italia e Pantaleo Losapio.

giovedì 16 settembre 2021

Lussemburgo, fervente attività culturale

Sempre degne di nota le notizie che giungono dal Granducato dove la comunità italiana si distingue proponendo momenti di assoluto interesse. Ecco due spettacoli patrocinati dall'Ambasciata d'Italia (Ufficio Promozione Integrata): CONCERTO in collaborazione con la Fondazione Cavour: il Gruppo "MEZZOTONO" si esibirà il 24 settembre presso il Forum Geesseknappchen. Interessantissimo perchè il gruppo si esibirà senza strumenti.
TEATRO: nei giorni 8 - 9 e 10 ottobre Teatro Lingua presenterà LA MANDRAGOLA di Nicolò Macchiavelli. Il tutto sarà accompagnato da musiche e proiezioni creati per l'occasione. Adattamento di Luisa Suberni Piccoli, regista di origini triestine. Organizzazione dell'Associazione Convivium con Altrimenti Culture. https://altrimenti.lu/activites/la-mandragola/

Visita allo stabilimento Arcelor Mittal

Sempre attiva l'Associazione Culturale Lombardi in Lussemburgo che, nell'ambito dell'iniziativa "Portes ouvertes des enterprises luxenborgeosises", propone per domenica 19 settembre una visita guidata allo stabilimento Arcelor Mittal a Bissen.

domenica 5 settembre 2021

Svizzera-Italia: gli azzurri deludono gli Italiani

Delusione per i 12mila italiani, tutti nostri emigranti, che oggi hanno raggiunto il St Jakob Park di Basilea; erano lì per ammirare da vicino i nostri calciatori campioni d'Europa augurandosi di vederli vincere nuovamente, ma vittoria non c'è stata. Il pareggio a reti inviolate è come un limbo, abbiamo peraltro fallito un rigore. Accanto all'onesta ammissione del nostro ct Mancini: "Abbiamo avuto troppe occasioni, dovevamo vincere" proprio da latte alle ginocchia sentire invece: "La palla non voleva entrare" oppure "Siamo alla 36a partita utile consecutiva". Dovevamo andare a Basilea per scoprire che i palloni sono "discoli e disubbidienti" e che le partite non sono tutte uguali? Le gare non vanno intese solo per la conquista dei punti in classifica, ma per quanto sanno dimostrare a chi, mettendo mano al portafoglio, va allo stadio non solo per vedere la gara ma per sostenere i noostri calciatori, farli sentire a casa. E quei tifosi non sono gli stessi di Milano, Roma o Napoli, sono i nostri connazionali che vivono all'estero, che il giorno dopo vogliono ritornare sul luogo di lavoro con il sorriso di chi ha saputo essere vincente; e loro sono dei vincenti perchè, da stranieri, fanno una doppia fatica rispetto a noi, italiani in patria, per emergere nella società. Ma questo non è sempre facile da capire, e mi domando se ne hanno mai colto il significato quando all'estero ci vanno solo dopo avere accettato ingaggi da milioni di euro. D'altronde, se non ne fanno parola neppure i nostri telecronisti RAI, che talvolta si perdono in stucchevoli dissertazioni tecniche, cosa dobbiamo attenderci? Ad Auro Bulbarelli, direttore di Rai Sport, un garbato invito: spiegalo loro, grazie.

martedì 10 agosto 2021

L'eredità di Auriemma a Tokyo

Di Geno Auriemma (in queste mie foto ©) ho scritto già numerose volte, ma trovo importante parlarne anche adesso che non è più il commissario tecnico della Nazionale femminile USA di basket che portò ai successi mondiali (2010 e 2014) e olimpici (2012 e 2016), ma continua a guidare la squadra dell'Università del Connecticut, le UConn Huskies.
A Tokyo 2020 la Nazionale USA ha vinto nuovamente la medaglia d'oro (è la settima consecutiva) battendo la Nazionale giapponese; Geno era comunque "presente" perchè sette delle dodici componenti la squadra USA fanno parte delle sue Huskies. Ringrazio l'amico Joe Mioli che dagli States mi ha comunicato questo interessante particolare che mantiene alta la considerazione per Luigi "Geno" Auriemma, l'allenatore italiano naturalizzato statunitense che ho avuto il piacere di conoscere e premiare a Vicenza nel 2017

domenica 8 agosto 2021

Marcinelle, 8 agosto 1956

65 anni fa persero la vita 262 minatori, di cui 136 italiani, a Marcinelle, ai margini di Charleroi, nella miniera di carbone del Bois du Cazier. Perirono tra le fiamme o intossicati dal fumo a 1000 metri sotto terra per un ascensore fatto partire anzitempo; nella corsa urto dei cavi elettrici dalle cui scintille presero fuoco condotte d'olio. Una tragedia immane rimasta quale universale simbolo del sacrificio umano nel lavoro. Bene ha sempre fatto il Presidente Sergio Mattarella a ricordare che quest'anno ricorre anche il 70° anniversario dell'accorto Italo Belga per l'approvvigionamento di carbone: uomini per carbone. Con affetto il Capo dello Stato ha rivolto anche un "rispettoso pensiero ai familiari di quanti hanno perso la vita sul luogo di lavoro, emblematicamente rappresentati dalle vittime di Marcinelle." Vado frequentemente a Marcinelle e ne riporto sempre una grande emozione che vorrei trasmettere atraverso queste mie foto.

venerdì 23 luglio 2021

Buon Compleanno, Presidente MATTARELLA e una piccola richesta

Oggi, 23 luglio, il Presidente Sergio Mattarella compie 80 anni. L'augurio non è formale, è segno, come certamente averrà da parte di altre migliaia di Italiani, della riconoscenza verso il Capo dello Stato. Non si spiegherebbero altrimenti la simpatia, l'affetto di cui è circondato ogni volta che si trova tra la gente. Gli dobbiamo molto e gli auguro lunga vita ...in salute. Aggiungo una piccola quanto modesta domanda: Lei, motu proprio, in qusti anni ha riservato decine di onorificenze; potrebbe aggiungerne qualcuna anche a nostri Emigranti che, senza avere l'onore delle cronache, portano ogni giorno onore alle loro origini, all'Italia? Grazie di cuore Presidente.

lunedì 19 luglio 2021

Ammirevole attività culturale dei Trentini

L'Associazione Trentini nel mondo non finisce di stupire per le numerose e valenti iniziative culturali che mette in calendario a cominciare dal ciclo Io mi voglio divertire; chiacchierate online via Zoom sulla commedia e la musica italiana. Ci scusiamo con loro e con i lettori se non abbiamo messo in evidenza nei tempi dovuti il primo appuntamento tenutosi il 17 luglio (l'altro ieri) dal titolo: Il teatro non si tenta? Per il 24 luglio ci sarà invece Tutto il mondo è burla: l'opera buffa e il 31 luglio Le mie pene consolò: la Commedia all'italiana. Per gli appassionati di musica ecco l'appuntamento del 7 agosto: Metti un po' di musica leggera, anzi leggerissima. Ma non finisce qui, per ulteriori informazioni contattate l'Associazione al numero 0461 234379 oppure scrivendo a info@trentininelmondo.it www.trentininelmondo.it

Un premio alle nostre eccellenze all'estero

Dal dicembre 2015 il Premio Italiani nel mondo gratifica tutti quei nostri connazionali che, residenti all'estero, si sono distinti nella Cultura. nello Sport o nelle attività sociali. E' stato ideato dal giornalista Gianmaria Italia (nella foto in basso) e, finora, ha raggiunto Italiani emigrati in Europa e Nord America, ma non si pone limiti, l'importante è che abbiamo famigliari che vivono in Italia da pter contattare in caso di consegna della targa-premio. Questo, per volontà del suo fondatore, rientra fra le iniziative dell'ASI, Associazioni Sportive e Sociali Italiane. Non ha fini di lucro e, per questo, non si paga alcunchè per le candidature che vanno inviate via email a asi.commissionepremi@gmail.com evidenziando, come oggetto, Premio Italiani nel Mondo.= La Commissione giudicante, composta da esponenti della Cultura, del Sociale e dello Sport, risponderà a tutti.= Nelle foto alcuni dei premiati: la regista teatrale Luisella Suberni Piccoli (Lussemburgo) e Geno Auriemma, allenatore della Nazionale USA di basket femminile e dell'Università del Connecticut.

domenica 18 luglio 2021

Alluvione in Centro Europa

Grande apprensione e pronto spirito di solidarietà vengono espressi dall'Italia verso le popolazioni di Germania, Olanda e Lussemburgo così graveente colpiti dalla calamità di questi giorni definita "di proporzioni storiche". Si parla di decine e decine di morti, centinaia di dispersi e migliaia di abitazioni ormai inagibili. Le comunità italiane? Sempre ammirevoli le rappresentanze dei nostri connazionali; Oscar De Bona, presidente dell'Associazione Bellunesi nel Mondo, ha dichiarato: "Siamo in continuo contattocon i nostri associati; fortunatamente, allo stato, non ci sono vittime, ma sono ingenti i dani alle case e alle strade sono ingenti". Da ricorare, fra l'altro, che tra i numerosi punti di qualità delle nostre genti in Germania, vi sono le rinomate gelaterie dei bellunesi in Germania. Vada a tutti i nostri connazionali e alle popolazioni colpite da questa tragedia, tutta la nostra affettuosa solidarietà.

lunedì 12 luglio 2021

L'ITALIA DEL CALCIO VINCE PER TUTTI

L’indomani della vittoria agli Europei, mentre i giornali inglese cercano di edulcorare la sconfitta dei loro calciatori, l’altra stampa europea elogia gli Azzurri. In Francia Le Parisien scrive “L’Italia un sacre au bout de la nuit” (un’incoronazione alla fine della notte), mentre Liberation è più sintetica ma esplicita: “La renaissance italienne”, ancor più laconico ma altamente elogiativo titola il quotidiano sportivo L’Equipe: “Invincibles”. Bella la definizione che troviamo sul madrileno El Mundo: “El Renaciemento se cumple en Wembley” (la rinascita si compie a Wembley); “Eterna Italia” è per l’altro spagnolo Marca. L’Essentiel, diffusissimo quotidiano lussemburghese, osanna in prima pagina gli Azzurri con “Les Italiens célèbrent leur trionphe” e nelle pagine titola “L’Italie sur le toit de l’Europe”. Un’ampia vetrina che, mentre esalta il risultato conseguito dai calciatori in campo, manda in euforia le numerose comunità dei nostri connazionali che vivono all’estero.
La nostra Nazionale, mentre continua a portare emozioni a tutti noi, ha per loro un significato particolare. Un esempio fra tutti è la vicina Confederazione Elvetica dove ci chiamavano spaghettifreisser und welle bären (mangiaspaghetti e orsi selvatici) mentre sui muri si leggeva “Vietato ai cani e agli italiani”. I nostri riponevano una speranza di riscatto nelle imprse degli Azzurri contro la Svizzera, il poter tornare l’indomani a testa alta in fabbrica o nel cantiere. Erano confronti calcistici molto sentiti, come dei Derby, ma il tempo è stato benevolo e oggi si torna ad essere amici in letizia. Mi dicono che ieri l’80% degli Svizzeri ha tifato per l’Italia. Magari vediamo di tifare anche per questi Italiani la cui “partita” dura, da sempre, più di 90 minuti.

domenica 4 luglio 2021

Europei 2020, i tifosi italiani erano nostri emigranti, perché tacerlo?

Dopo l'assordante silenzio dei commentatori Rai sul fatto che erano emigranti italiani i 2000 tifosi che allo Wembley Stadium avevano sostenuto la nostra Nazionale contro l'Austria, mi aspettavo che si rimediasse in occasione della partita Belgio-Italia all'Allianz Arena di Monaco. Non va dimenticato che le restrizioni imposte dal Covid avevano portato sulle tribune di Wembley solo nostri connazionali che vivono in Inghilterra; in Germania è stato prevalentemente lo stesso, tuttavia nessun accenno. Un particolare che, almeno come "curiosità giornalistica", doveva essere riportata dalle telecronache RAI. Niente da fare, in compenso l'hanno detto a Sky, così sul mio italiagianmaria.blogspot.com ho pubblicato una lettera aperta rivolta a Stefano Coletta, direttore di Rai1. Eccovi il testo: Egr Direttore, seppur preso dai mille impegni che comporta la direzione della principale rete televisiva nazionale, avrà certo seguito le telecronache delle ultime due partite che la nostra Nazionale ha disputato per gli Europei di calcio. Le domando se ha notato che i commentatori Rai, sia negli stadi che a Roma, non si sono mai soffermati su un particolare molto significativo: quando a Wembley gli Azzurri hanno affrontato l'Austria, c'erano circa 2000 sostenitori e, dato che per le restrizioni anti Covid quasi nessuno avrebbe potuto arrivare dall'Italia, i presenti che sulle tribune sventolavano il Tricolore erano expatriates, nostri emigranti. Un particolare che, almeno giornalisticamente, mi aspettavo venisse citato, macchè. E pensare che quella presenza della nostra Nazionale è stato un grande avvenimento per la comunità italiana, ancor più poi per la vittoria. Si può dire lo stesso per la gara a Monaco contro il Belgio. La Germania è il paese che oggi attira il maggior numero di Italiani e, in rapporto alla popolazione, il Belgio è quello che vanta una fra le più alte percentuali di cittadini di origine italiana, gente che la Patria l'ha sempre nel cuore. Erano quelli che, a pieni polmoni, levavano alto l'Inno di Mameli, il Canto degli Italiani, il loro canto. Che dire? Lei pensa che almeno in quell'occasione i giornalisti Rai abbiano speso una parola sull'argomento? Non l'ho notato. Eppure si riguardi le scene di giubilo, la festa che i tifosi hanno tributato ai nostri giocatori al termine della partita: nostri connazionali, quasi tutti immigrati che li abbracciavano ebbri di gioia. La nostra Nazionale aveva donato loro una grande giornata di festa; il successo dell'Italia era una vittoria che per loro valeva ben più del risultato sportivo. Non posso che biasimare, da giornalista e da italiano, quella mancanza di attenzione, ...d'altronde l'amore patrio alimenta sempre meno i nostri pensieri che invece continua a nutrire milioni di nostri emigranti. Direttore, un particolare di non poco conto: all'estero gli Italiani guardano i canali Rai... I migliori saluti mentre La ringrazio per l'attenzione. Gianmaria Italia (foto tratta dal quotidiano lussemburghese L'Essentiel: nostri connazionali in festa a Esch sur Alzette)

sabato 26 giugno 2021

L'Italia vince "in casa" a Wembley

Sì, la vittoria della Nazionale italiana per 2-1 sull'Austria è stata anche merito dei 2.000 tifosi che dall'Inno di Mameli fino al fischio finale non hanno mai smesso di sostenere gli Azzurri dalle tribune di Wembley. Presenti sempre con il loro incitamento, con il loro ammirevole sventolio del Tricolore (immancabile in ogni casa dei nostri emigranti) anche quando i Biancorossi li mettevano in difficoltà. E' da applaudire quel calore che i nostri connazionali che vivono in Inghilterra hanno saputo esprimere stasera; hanno sorretto Bonucci, Immobile e compagni e una citazione sarebbe stata dovuta loro da tutto lo staff tecnico della nostra Nazionale e dai commentatori della telecronaca Rai. Non importa, giunga da queste righe un abbraccio riconoscente a tutti loro e a quelle importanti fonti di comunicazione come LondonOneRadio che sanno aggregare la nostra Comunità e tengono alta la nostra Cultura.= Complimenti e ...Grazie.

giovedì 24 giugno 2021

Asili a Trento, aprire un mese in più

"La scuola dell'infanzia non è un centro estivo, non è un parcheggio", "Insulto all'infanzia, ai diritti dei bambini", "Schiaffo morale alla professionalità degli insegnanti", o ancora "Offesa all'intelligenza dei genitori e presa in giro dei loro diritti".= Sono alcune frasi che in questi giorni sono state udite o lette su cartelli esposti da insegnanti delle scuole materne e loro sindacalisti a Trento, in piazza Dante proprio davanti al Palazzo della Provincia.= Già il leggere che insegnanti paragonino il proprio luogo di lavoro ad un parcheggio è il vero schiaffo alla loro profesisonalità, alla dedizione che riservano ai bimbi loro affidati; comunque andiamo avanti e cerchiamo il perchè.= La spiegazione la troviamo nel titolo dato dal quotidiano L'Adige: Maestre d'asilo in piazza contro l'apertura a luglio.= Perchè? La Giunta provinciale ha deciso di prolungare l'attività scolastica a 11 mesi per venire incontro a tutte quelle madri che stanno riprendendo il lavoro dopo la crisi, i danni all'occupazione inferta loro dal Covid.= Ma, sul lato pratico, anche a tutte le altre famiglie che debbono trovare una sistemazione ai loro bimbi nelle settimane in cui le scuole dell'infanzia sono chiuse: ecco che allora serve un ..."parcheggio" che sostituisca la scuola.= E qui l'uomo della strada, quello che per nella sua quotidianità deve coniugare operosità al prodotto (al salario) tutte quelle "operosità, intelligenze, e schiaffi morali" sanno si arioso, di astratto quando la ragione della protesta è il non voler prolungare in luglio l'attività lavorativa. Ed è sempre l'ignaro uomo della strada che si sorprende (e magari indigna) nell'apprendere che ci sono lavoratori impegnati 10 mesi, ma pagati per 12.= Questa la sostanza; che poi le settimane non trascorse ad accudire i bimbi siano invece nell'aggiornamento professionale e nell'attività sindacale (entrambe legittime) è un poco stridente: se l'oggetto del mio impiego sono i bambini, tutto il resto deve essere dietro le quinte.= Oggi il mondo del lavoro (quando ce l'hai) ha leggi spietate: devi essere presente, devi produrre.= E lo sanno bene quelle decine di migliaia di lavoratori in ansia perchè la loro azienda sta tagliando l'organico o, addirittura, chiudendo. Sono migliaia di famiglie italiane nelle cui case si cominceranno a rimandare o cancellare acquisti pur necessari, a posticipare i pagamenti delle bollette, degli affitti o delle spese condominiali; si attenderà con angoscia la scadenza del mutuo che dovrà essere pagato per non perdere la casa.= Ecco, l'intelligenza dei genitori si traduce in questa conclusione: se io debbo lavorare per sperare di continuare ad avere lo stipendio, per favore, lavora anche tu che sai di averlo garantito.=

sabato 19 giugno 2021

Emigrazione italiana, argomento che i nostri politici sembrano ignorare

L'Italia conta circa 6.000.000 (seimilioni) di propri emigranti iscritti all'AIRE, l'Anagrafe degli Italiani Residenti all'estero.= Gran parte di loro sono quelli che, pur con un livello d'istruzione che difficilmente toccava la media superiore, hanno dimostrato di valere affermandosi per impegno, serietà e capacità imprenditoriale.= Nell'ultimo decennio a varcare il confine ci sono stati molti giovani neolaureati o nostri connazionali che, pur disponendo di una buona preparazione professionale, non trovavano sbocco alle loro capacità e si mettevano in gioco all'estero. Il fatto è che di tutti questi ben pochi rientrano perchè delusi o perchè hanno fallito: questo dimostra quando vado ripetendo da anni, vale a dire NONO C'E' UNA FUGA DI CERVELLI, MA DI TALENTI. Infatti solo se sei un talento superi le severe selezioni delle aziende straniere e, soprattutto, superi la concorrenza di altri immigrati e ti puoi affermare.= Ma questo i nostri politici, pur sapendolo, non lo comprendono e quindi non lo mettono nella loro agenda, nei loro interventi, nei loro propositi. Lo considero INQUALIFICABILE. Ho parlato con alcuni nostri connazionali che, pur avendo raggiunto all'estero, posizioni di assoluto rilievo, mi hanno confdato di sentirsi stranieri: nel paese che li ospita che certo si arricchisce delle risorse intellettuali che i nostri portano loro, li retribuiscono adeguatamente, ma li considera stranieri, ed è ben raro che possano entrare nella stanza dei bottoni; magari lo faranno i loro figli perchè all'anagre risultano nati in quella nazione. Bene, lo si può anche capire, ma è INACCETTABILE che i nostri emigranti, a cui tutto il nostro Paese deve un GRAZIE per quanto di positivo sanno esprimere da Italiani, li ignori. Così i nostri Emigranto si sentono stranieri due volta. Ne ho continue conferme dai politici di qualsiasi schieramento. Un esempio attuale? Sebbene l'appartenenza all'Unione Europea ci porti sovente a dibattere su quanto fanno di buono o meno buono a Bruxelles o a Strasburgo, non c'è alcuna cronaca che si occupi - salvo casi di particolare rilevanza - dei nostri Emigranti. Non c'è un solo intervento anche dei nostri governanti; tornano dopo incontri con capi di stato o di governo di altre nazioni, ma non fanno un minimo accenno di come le nostre comunità di hanno accolti.= Ecco un esempio che ho vissuto personalmente cinque anni fa quando incontrai Mariastella Gelmini. Si era alla vigilia del ballottaggio per il sindaco di Milano che avrebbe visto il confronto tra Parisi (Destra) e Sala (Sinistra). Parlammo per quasi un quarto d'ora e suggerii questo alla parlamentare di Forza Italia: "Che Parisi, nei propri discorsi pubblici, spenda parole di apprezzamento per i milanesi all'estero (circa 130mila). A parte che hanno titolo a tornare in patria per votare anche per le amministrative, sappia che gran parte di loro hanno lasciato qui parenti e amici. Gente a cui sentire una sincera parola di stima per gli emigranti può fare solo bene e certamente può essere stimolo per un benevolo orientamento di volto." Risultato? Parisi non disse una sola parola e alla fine perse per circa 17mila voti.= Ma non pensate che sia diverso dall'altra parte. Un giorno incontrai Fiano, stimato parlamentare del PD al quale esposi la discriminazione che si era attuata ai danni degli emigranti italiani a cui il governo aveva applicato il massimo dell'IMU se avevano lasciato un immobile - seppur vuoto e sfitto - in Italia. Ammetto che la domanda poteva averlo sorpreso, tuttavia mi rispose che non gli risultava, per lui gli iscritti all'AIRE erano esentati. Peccato allora che i compagni di partito (così la giunta Pisapia che allora governava Milano) abbiano approvato questa imposta.= Ho più volte sostenuto che fare cassa togliend denaro dalle tasche dei nostri Emigranti è disdicevole, e qui lo ribadisco.= Se la Destra pare avere dimenticato la lodevole opera di Mirko Tremaglia (quest'anno ricorre il decennale della sua scomparsa), la Sinistra, che pure vanta sezioni e militanti all'estero e fa dell'immigrazione un proprio cavallo di battaglia, non capisce che i familiari degli nostri emigranti sarebbero i migliori testimonial dell'accoglienza, dell'integrazione: "Rispetto l'immigrato perchè spero che anche mia figlia, mio figlio, mia sorella, mio fratello che vivono all'estero siano accolti e rispettati." Pensate che l'abbiano capito? Hanno davanti qualche mese di campagna elettorale (e tutta l'attività parlamentare) per dimostrare il contrario di quanto affermo: la provincia di Milano conta oggi 150mila iscritti all'AIRE mentre Roma ben 380mila. Chissà, se almeno per convenienza elettorale, godranno di un'espressione di stima, di quella considerazione tanto meritata e che invece non avvertono: una ferita nel loro animo.= Ribadisco invece qui tutta la mia affettuosa considerazione ricordando che nel dicembre 2015 istituii il Premio ASI Italiani nel mondo, raggiunti connazionali in varie parti d'Europa e oltre Atlantico.=

lunedì 15 marzo 2021

Geno Auriemma positivo al Covid 19

Geno Auriemma, l'italo-americano allenatore della Nazionale femminile di basket, domenica è stato trovato positivo al Covid-19; lo apprendo da un articolo sul CTPost.= Purtroppo a queste notizie ci stiamo abituando, ma quello che sconcerta è che proprio quattro giorni prima aveva ricevuto la seconda dose del vaccino.= La procedura del Centers for Diseas Control and Prevention prevede il completamento della vaccinazione quattordici giorni dopo la prima.= La moglie Kathy risulta invece negativa.= Ora Auriemma è in isolamento nella sua casa nel Connecticut.= L'avevo conosciuto nell'agosto del 2017 in occasione di una tournée dell'UCONN, la squadra dell'Università del Connecticut che dirige da una quindicina d'anni.= Auguro a Geno di ristabilirsi al più presto.=

lunedì 15 febbraio 2021

Alpino Bruno Roncarati, messaggio da Londra di un italiano esemplare

Sono molto grato all'amico Raul Tentolini, figura straordinaria, per avermi dato il privilegio di conoscere Bruno Roncarati. Bruno è nato nel 1935 a Cento (Ferrara), ma ha trascorso l'infanzia nel Cremonese dove ha vissuto anche gli ultimi terribili anni della Seconda Guerra. Per la leva militare scelse di fare l'alpino, peraltro da tenente in servizio nell'Alto Adige proprio nel triste periodo in cui mani terroristiche volevano imporre le loro ambizioni con attentati. = Di mestiere fa il giornalista, è un eccellente promotore di vino e cibi italiani nel Regno Unito dove vive dal 1962. Ha partecipato per 5 volte alla Maratona di Londra e scalato il Kilimanjaro, cime alpine, himamaliane e le ande peruviane, attraversato Messico, Belise e Guatemala. Gli sono stati conferiti il titolo di cavaliere e di commendatore. Nel 2016 gli assegnai il Premio ASI Italiani nel mondo. = Roncarati è rimasto alpino nel cuore e nell'azione, come peraltro tutte le Penne nere, ed è presidente della sezione ANA di Gran Bretagna, la prima per fondazione all'estero.= Gli ottant'anni sono già stati compiuti e potrebbe stare a guardare, invece lo troviamo sempre prodigo di idee, iniziative, generosità e intraprendenza che considero di esempio per tutti. =
Non perde mai le varie Adunate ed è in quelle occasioni che ci rivediamo: per me è sempre una grande emozione.= Qualche giorno fa l'ho intervistato e, al termine del nostro colloquio, gli ho chiesto alcune sue riflessioni, considerazioni, speranze. Ecco cosa mi ha risposto: In un mondo che sta andando alla deriva in tutti i sensi (cambio climatico in primis, corruzione, apatia, mancanza di rispetto per le istituzioni, per i superiori) mi rammarica pensare al futuro dei miei sette nipoti, delle prossime generazioni. Questo purtroppo non è pessimismo mio caro è REALISMO. Speranza: idealmente reintrodurre il servizio di leva, ma mi rendo conto che sarebbe “antiquato”. Sei mesi però di servizio civile per TUTTI i 18enni maschi e femmine, alloggiati in camerate separate e soggetti a stretta disciplina, rispetto reciproco e dei superiori, ecc. come ai tempi della leva….Be', questo potrebbe aiutare non poco, ma è una chimera.

domenica 7 febbraio 2021

Il treno della vergogna

Mercoledì 10 febbraio si celebrerà il Giorno del Ricordo. Una ricorrenza sancita dalla legge 92 del 30 marzo 2004 per conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli Italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra. = Oltre che le efferatezze compiute dai titini e da loro fiancheggiatori, in quei tragici mesi ci fu la spregevole pagina di odio riservata a Bologna ai poveri esuli che, sbarcati ad Ancona dalla nave Toscana, stavano percorrendo la nostra penisola in treno verso Nord. Era il 18 febbraio 1947. = Alla stazione di Bologna il treno era atteso da volontari della Croce Rossa Italiana e da altre associazioni di assistenza pronti ad offrire semplici generi di conforto, soprattutto latte per i bambini e gli anziani stanchi e infreddoliti. Dagli altoparlanti uscì una minaccia: "Se i profughi si fermano verrà proclamato lo sciopero"; sindacalisti dei ferrovieri intendevano così esprimere la loro ostilità verso quei connazionali che avevano dovuto abbandonare le loro case e cercare ospitalità nella Madre Patria. Non appagati dalla minaccia, alcuni, sventolando bandiere rosse, impedirono alle dame di carità di avvicinarsi al treno, ribaltarono i tavoli della CRI e rovesciarono a terra il latte. = Un vero oltraggio.= Non a caso quell'episodio è ricordato sotto il nome Il treno della vergogna e sessant'anni dopo (!!!) su un muro della stazione venne posta una targa dal testo palesemente addomesticato: "Nel corso del 1947 da questa stazione passarono i convogli che portavano in Italia profughi istriani, fiumani e dalmati: italiani costretti ad abbandonare i loro luoghi dalla violenza del regime nazional-comunista jugoslavo e a pagare, vittime innocenti, il peso e la conseguenza della guerra di aggressione intrapresa dal fascismo. Bologna seppe passare rapidamente da un atteggiamento di iniziale incomprensione ad un'accoglienza che è nelle sue tradizioni, molti di quegli esuli facendo suoi cittadini. Oggi vuole ricordare quei momenti drammatici della storia nazionale. Bologna 1947-2007 Comune di Bologna e ANVGD". = Credo che sarebbe buona cosa, almeno per chi vive nel capoluogo emilianoromagnolo, fare visita nella stazione e soffermarsi a riflettere davanti a quella lapide. = E' una brutta pagina della nostra Storia.

venerdì 5 febbraio 2021

Da New York adesione alla Corsa del Ricordo organizzata dall'ASI

"Un prete anglicano, della Comunità italiana di New York, correrà la Corsa del Ricordo". E' quanto annuncia l'ASI Associazioni Sportive e Sociali Italiane. Parliamo di Ellis Tommaseo, già sacerdote cattolico a Trieste, poi cappellano a Brooklyn, e vice presidente dell'Assoc.Nazionale Dalmata che ha aderito all'iniziativa correndo i prescritti 10 km sulle strade della città americana. La manifestazione, che si svolgerà dal 7 al 10 febbraio, è inserita nelle commemorazioni del Giorno del Ricordo istituito dal Governo italiano per ricordare la tragedia delle foibe e l'esodo di centinaia di migliaia di Italiani da Fiume, Istria e Dalmazia vittime della persecuzione titina nel secondo Dopoguerra. La formula di quest'anno, a causa della pandemia, avverrà virtualmente mediante la piattaforma enternow.it. La Corsa del Ricordo è alla sua 8a edizione e conferma come l'ASI sia in prima linea nella difesa dei valori di italianità delle terre giuliane e istriane, e grande affetto verso i suoi esuli.

lunedì 25 gennaio 2021

26 gennaio, Conferenza sulla Migrazione

Organizzato dalla Fondazione Migrantes domani si terrà in webinar (seminario on line) la conferenza annunciata nel post del 13 gennaio. Con Delfina Licata che ne sarà la moderatrice, interverranno i seguenti autori di saggi che si possono leggere nell'edizione 2020 del Raporto Italiani nel Mondo: Alessandro CELI che tratterà la provincia di Aosta, Gianmaria ITALIA per i flussi migratori della provincia di Como e il territorio Lariano, Luciana MELLA per Sondrio, Maurizio TOMASI per Trento, Edith PICHLER per la provincia di Bolzano, Javier GROSSUTTI per Gorizia e Antonella GIARDINA per Ragusa. = Concluderà Flavia CRISTALDI, docente dell'Università La Sapienza e componente della Commissione Scientifica del RIM.= L'intera conferenza, come le sessioni precedenti, saranno visibili sul sito www.festivalmigrazione.it cliccando poi su VIDEO =

mercoledì 20 gennaio 2021

Un'italo-americana canta l'inno per Biden

E' stata l'italo-americana (perché così ama spesso definirsi) Lady Gaga a cantare, peraltro con ammirevole enfasi, The Star-Spangled Banner, l'inno nazionae USA per la cerimonia di insediamento del presidente Joe Biden. Accompagnata dalla banda dei Marine, Stefani Joanne Angelina Germanotta, pronipote del messinese Antonino Germanotta che nel 1908 emigrò in America, ha interpretato al meglio un ruolo così importante quanto delicato che ha raggiunto il cuore degli statunitensi in ogni angolo del mondo. Sì, possiamo essere fieri per lei.

martedì 19 gennaio 2021

FERIANA FERRAGUZZI, che grande italiana!

Ero da tre anni nel giornalismo dove mi occupavo di Economia; un amico, papà di una calciatrice del Fiammamonza, mi fece conoscere il Calcio femminile: fu un amore a prima vista e lo seguii, unico giornalista a livello nazionale, per 15 campionati, dal 1983 al 1996/97. Testimoniai il passaggio del movimento dalla Federfemminile (istituzione privata) alla FIGC (1986), feci esperienze umane e professionali straordinarie. Il 27 novembre 1988, dopo la vittoriosa partita (2-0) che la nostra Nazionale aveva disputato contro la Francia allo stadio Mirabello di Reggio Emilia per i quarti di finale degli Europei, l’allenatore Ettore Reccagni mi chiese se, nel rientrare a Milano, potevo accompagnare Feriana Ferraguzzi all’aeroporto di Linate: un privilegio! Ricordo però che non le fui di grande compagnia perché avevo un terribile torcicollo, guardavo solo davanti a me, il parabrezza e basta, ma lei, con signorilità, ancora adesso mi è grata per quel passaggio. (nella foto pre gara è la prima in piedi a sinistra)
Feriana, umbra di Perugia, a vent'anni aveva già vinto uno scudetto con la Lazio, replicandolo l’anno dopo quando accettò, prima calciatrice italiana, l’ingaggio dello Standard Fémina Liége, la maggiore società belga. A Liegi ha proseguito come calciatrice fino al 1999 rimanendo poi come allenatrice; con il ruolo di direttore tecnico prosegue tuttora la sua straordinaria carriera. Malgrado il trasferimento, questa straordinaria mezz’ala di punta continuò a rispondere alle convocazioni della nostra Nazionale apportando quelle significative e utili esperienze acquisite sulla scena internazionale. Lasciò la maglia azzurra dopo la finale degli Europei 1993, dove venne premiata quale miglior giocatrice del torneo. Anche l’ASI ha voluto assegnarle il proprio riconoscimento, il Premio Italiani nel mondo con questa dedica che mi dettò il cuore: “A Feriana Ferraguzzi, calciatrice azzurra di grande talento, è emigrata in Belgio raccogliendo massimi apprezzamenti per la sua alta professionalità, sia come atleta che commissario tecnico, facendo onore all’Italia” La cerimonia era programmata il 14 dicembre 2019, a Roma; non potè raggiungerci, ma mi chiese di consegnare la targa a sua sorella, la Signora Tiziana (foto).
Ho contattato Feriana in Belgio, dove vive, per questa intervista e mi venne spontaneo associare quel Paese ai nostri emigranti che a migliaia lavorarono nelle sue miniere di carbone, e non poté mancare un ricordo della tragedia di Marcinelle, alle porte di Charleroi. Mi rispose: “Il mio è un buongiorno dal Belgio imbiancato di neve; sì, aggiunse con mestizia, Marcinelle sta nel cuore di tutti gli italiani del Belgio”. = Come è la vita personale e professionale malgrado il coronavirus? “La vita va di pari passo con quella professionale, siamo costrette a fare i test covid tutte le settimane per poter giocare, da quel punto di vista siamo privilegiate… Le regole sono strette, ma non ci dobbiamo scordare che c’è gente che muore tutti i giorni”.= Da quando ci siamo visti si sono realizzati alcuni suoi progetti, dei sogni? “Purtroppo molte cose che mi ero prefissate di fare sono ferme per il Covid, ma comunque sempre progetti professionali. Per i sogni non c’è spazio, l’importante è che la famiglia stia bene” = Come è la situazione della comunità italiana in Belgio? “Sono tutti molto solidali con le persone in difficoltà, organizzano raccolte fondi, inviano messaggi di incoraggiamento sui social, il cuore italiano si vede” = Cosa ha rappresentato per lei il nostro premio, ha avuto dei riscontri nell’ ambiente che frequenta? “Una grande emozione questo riconoscimento alla carriera, ha ricompensato quello che ho fatto e quello che ho rappresentato in Italia e all’estero. Poi il premio è anche una ricompensa per la mia famiglia per avere sopportato le mie assenze. Nell’ambito lavorativo ho ricevuto molte gratificazioni, molte telefonate di amici italiani che hanno seguito il percorso della mia carriera”. = Vuole concludere con delle riflessioni? “Viviamo in un mondo che, purtroppo, ahimè va allo sfascio. La pandemia ha prodotto effetti catastrofici sul reddito delle famiglie; per non parlare delle catastrofi naturali che abbiamo visto in questi ultimi anni… Spero che tutto questo ci apra gli occhi, ci riporti ad essere più umani ed apprezzare di più le piccole cose, quelle semplici che, forse, ci siamo dimenticati… Quando viene da queste parti cerchiamo di vederci” = Promesso. = (nella foto in alto, gentilmente concessa dalla protagonista, ecco Feriana Ferraguzzi in azione contro la Danimarca, Europei 1991) Foto non riproducibili senza autorizzazione

mercoledì 13 gennaio 2021

Festival della Migrazione

Per chiunque fosse interessato al fenomeno della migrazione è imperdibile il resoconto del Festival della Migrazione - edizione 2020 - che si è tenuto a Modena nei giorni 26-27 e 28 novembre e organizzato dalla FONDAZIONE MIGRANTES, ma non solo.

Il parlarne ora non è fuori tempo, anzi e per due ragioni: grazie al sito www.festivalmigrazione.it  si possono ripercorrere tutti i momenti dell'importante manifestazione, dall'edizione 2016 a quella del 2020;  ascoltare gli interventi di quei giorni e quelli del Post Festival in corso in queste settimane mediante collegamenti on-line. Abbiamo quindi la possibilità di conoscere le interessanti testimonianze degli autori di alcuni saggi pubblicati nel voluminoso Rapporto Italiani nel Mondo, curato da Delfina Licata, di cui si può leggere la mia presentazione nel post del 27 ottobre u.s.


Ed è proprio Delfina Licata (nella foto) a coordinare i vari interventi. Il terzo appuntamento, che si avvarrà della collaborazione dell'Università La Sapienza di Roma, è martedi 26 gennaio dalle 15 alle 17; saremo in 6 relatori, la conclusione sarà a cura di Flavia Cristaldi, componente della Commissione scientifica del Rapporto Italiani nel Mondo. Sarà un seminario online visibile a tutti andando sul sito  www.festivalmigrazione.it - Il tema di questa videoconferenza sarà "Mobilità italiana e terre di confine".   cliccando su Video


sabato 9 gennaio 2021

Ma il dimostrante Jake Angeli è proprio "italoamericano" ?

Quasi tutti i nostri maggiori organi d'informazione (reti nazionali e pure noti giornalisti e una famosa agenzia di stampa) si sono divisi tra il definire di "origine italiana" o l'assegnare la patente di "italo-americano" al pittoresco dimostrante filo Trump che, con elmo e corna, aveva raggiunto il palazzo del Capitol Hill più per esibizionismo che per smisurato Trumpismo. =